giovedì 15 gennaio 2009

PISTICCI - An ai ferri corti con il sindaco Leone

Il gruppo di Lazazzera pronto ad aprire la crisi al Comune. Criticata anche la conferma del dirigente del settore Finanze dopo il buco da un milione di euro

PISTICCI – L’Amministrazione di centrodestra che amministra il Comune di Pisticci, in condizioni normali dovrebbe terminare il proprio mandato elettorale nel maggio del 2012. Ma l’esperienza del sindaco Michele Leone e della sua giunta, stando alle indiscrezioni, tutte fondate, potrebbe avere un epilogo anticipato. Addirittura imminente. Tutto si deciderà nei prossimi due mesi e mezzo. Infatti, se la maggioranza dovesse implodere entro la fine di marzo, le Amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale si terrebbero il prossimo 7 giugno, giorno in cui si voterà per le elezioni Provinciali ed il rinnovo del Parlamento europeo. Pertanto, se qualcuno volesse “staccare la spina” alla giunta Leone, o meglio al sindaco Leone, dovrà farlo in tempi brevi. Nelle prossime settimane. Ma chi ha intenzione di far saltare il “banco” prima del tempo? Pare che, Alleanza Nazionale, partito che consta di quattro consiglieri comunali, Iannuzziello, Scazzariello, Mazzei e Romano, più il vice sindaco Domenico Lazazzera, leader del partito, ed il neo assessore, Lino Barbalinardo, si sia stancata di sostenere l’attuale maggioranza e pertanto starebbe per dare il là alla crisi. Stavolta senza ritorno. Barbalinardo seppur siede tra gli scranni della giunta municipale da pochi mesi a seguito della defenestrazione estiva di Franco Plati, pare essersi già stancato dell’incarico, a causa di “un certo ostruzionismo” da parte del sindaco che gli impedirebbe di esercitare a pieno la propria delega all’Ambiente. A proposito di Leone, i rapporti tra lui e Lazazzera non sono mai stati buoni. I due, è risaputo, non si stimano per niente e con questi presupposti il “matrimonio” fatto con tanto di cerimonia elettorale nel maggio 2007, dovrebbe sfociare in una separazione legale o in un definitivo divorzio. Secondo quanto trapela, infatti, An mal sopporterebbe quella che a suo dire, è una vera e propria “stagnazione amministrativa”. Infatti dopo la verifica politico- programmatica voluta proprio da An, durante l’estate, conclusasi con un documento di pace, basato soprattutto sulle opere pubbliche, i rappresentati del partito di Fini e Larussa, con Lazazzera in testa, non si ritengono più soddisfatti su come è stato attuato il programma di rilancio che aveva ridato corsa all’Amministrazione. L’ultimo episodio che avrebbe fatto traboccare il vaso, riguarda la divergenza di vedute tra sindaco e vice sindaco, con il primo che avrebbe manifestato l’intenzione di installare un’antenna-ripetitore sul palazzo dimesso di via Cantisani, cosa non gradita da Lazazzera e da An.Ma non di secondaria importanza sarebbe anche la questione legata al dirigente del Settore Finanze, dottoressa D’Aranno, il cui contratto è scaduto lo scorso 31 dicembre, che il sindaco vorrebbe rinnovare al contrario di Lazazzera. Quest’ultimo, e non è il solo, eccepisce il fatto che sarebbe il caso di rimuovere un dirigente, in carica nel periodo in cui si è verificato un ammanco di un milione di euro nelle casse comunali. Altri “casus belli”, il fatto che Leone, presidente della Conferenza dei sindaci Asl 5, non conferirebbe alla sua maggioranza sullo stato dell’ospedale di Tinchi. Altre note di disappunto, derivano dall’edilizia scolastica “ferma ai box”, così come il mancato consolidamento di Pisticci centro, a rischio frana. “Su dieci lavori appaltati, sono partiti solo due cantieri, tra l’altro pure sospesi”. E’ la lamentela più diffusa. Ed i Popolari liberali ex Udc? Sicuramente anche loro covano un malcontento e, considerando poi i rapporti tra Giovanni D’Onofrio e Lazazzera, i giochi sarebbero fatti.

Pierantonio Lutrelli (da Il Quotidiano della Basilicata)


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