domenica 2 ottobre 2011

Il filantropo snob


“ …alzossi de’ veggenti il più saggio, a cui le cose eran conte che fur, sono e saranno

…pien di senno parlò queste parole”

Omero, Iliade – libro primo - versione di Vincenzo Monti

Occorre attendere un mese e venti giorni perché il consigliere Cammarota si svegli dal torpore estivo per starnutire. Lo fa producendo una nota con la quale attacca l’Amministrazione Comunale, prendendo a pretesto la vicenda del Cara di Pisticci Scalo. Il contenuto dell’esercizio verbale è utile a rivendicare, a pieno titolo, un posto d’onore tra gli ipocriti benpensanti per i quali ogni occasione è buona per impartire lezioni di sapienza istituzionale, civiltà, cultura e bon ton a quegli ignoranti zotici che, inopinatamente, reggono l’Amministrazione di Pisticci.

Giudicare, a posteriori, dal comodo salotto di casa, le paure, le incertezze dei cittadini e i comportamenti assunti ci sembra strumentalmente snob, soprattutto se nulla si è detto e si è fatto nei giorni dell’emergenza. Chiediamo, perciò, scusa al consigliere comunale Roberto Cammarota se quello che è accaduto in quei giorni caldi, se il tentativo di dare la migliore ospitalità, una migliore sistemazione ai ragazzi giunti dalla Libia, dopo tante vicissitudini, provando, fuori di ogni forma di filantropismo ipocrita, anche a sbattere i pugni sui tavoli istituzionali, ha urtato la sua sensibilità. Ci perdoni se la nostra idea di solidarietà è meno nobile della sua, se è fuori luogo, se è stonata. A noi, invece, appare di un cinismo spregiudicato utilizzare la sofferenza altrui, i timori e le incertezze di una comunità per piegarle, egoisticamente, ai fini di una propria battaglia politica, ma non ne rimaniamo stupiti: lo abbiamo visto fare altre volte! È, oramai, consuetudine tra i ministri e i dirigenti della Lega Nord, di alcuni giornali, non ultimo “il Quotidiano della Basilicata” che, sull’argomento, decide quali interventi pubblicare e quali no, ma questa è un’altra storia; raramente, però, ci è capitato di riscontrare tanto cinismo tra chi si dichiara di sinistra.

Nella citata nota, la mistificazione della realtà è una sprangata al senso comune e all’evidenza, si ribalta, cioè, il concetto di solidarietà! A noi appariva prioritario garantire, ai profughi africani, le migliori condizioni possibili in termini di accoglienza e ospitalità e, tralasciando il mancato coinvolgimento del Comune e l’improvvisazione che ha caratterizzato l’intera vicenda, era necessario tutelare la dignità di quelle persone che già tanto hanno sofferto. Ci sembrava bisognasse insistere per dare loro una sistemazione decorosa evitando il sovraffollamento e tutte le criticità che si sono poi verificate. Mettere al centro quei ragazzi e il loro bisogno di serenità: questo era l’obiettivo principale. Tanto ciò è vero che la primissima perplessità palesata dal sindaco faceva riferimento all’elevato numero degli ospiti, prima ancora di verificare i requisiti di legge dello stabile. Perplessità, invero, sottolineate anche da altre istituzioni. Se adesso i migranti sono stati divisi in due gruppi e in due diverse strutture, se questo è servito a migliorare la qualità del soggiorno, al di la del torto o della ragione, noi siamo contenti anche se questo ha significato rinunciare alla possibilità di lavoro di un paio di mesi per 3 o 4 persone; anche se questo ha significato un mancato business per l’imprenditore, proprietario del Motel. Anche questa, però, è un’altra storia. Utilizzare le tragedie umane per meri calcoli politici o per non meglio definiti rilanci dell’immagine pisticcese in ambiti regionali, nazionali o spaziali non ci ha mai nemmeno sfiorato. È stata un’occasione persa? Certo! La politica e le istituzioni, non quelle pisticcesi, avrebbero potuto evitare molte incomprensioni e diversi disguidi se solo avessero provato ad approntare, per tempo, un sistema atto a coinvolgere i cittadini attraverso le tante associazioni, l’ente locale, le parrocchie, ecc, per predisporre tutto il necessario e offrire la migliore ospitalità possibile a quelle persone, anche dividendole in piccoli gruppi.

Il consigliere comunale racconta di aver interpellato alcuni abitanti di Pisticci Scalo per capirne l’atteggiamento verso i ragazzi del Cara. Noi non abbiamo mai avuto dubbi! Riteniamo di conoscere l’ospitalità di tutto il popolo pisticcese ed eravamo al corrente dei tanti episodi di solidarietà dei nostri concittadini già prima della bella manifestazione di Legambiente, così come eravamo informati dei dubbi, delle piccole paure che la scarsa informazione ha provocato tra alcuni di essi, ma li abbiamo compresi senza attribuire etichette vergognose, senza giudicare.

Vede dottor Cammarota, noi non condividiamo il concetto che Lei ha delle “regole” perché non è dissimile dall’impostazione sulla quale il berlusconismo ha fondato le proprie fortune, quando ha individuato nel rispetto delle norme, della legge, un ostacolo all’iniziativa del singolo: come’è andata a finire lo sappiamo tutti! Riteniamo che la crescita culturale, la capacità politica, l’azione amministrativa abbia bisogno di una maggiore serenità di giudizio, un approccio più sereno e qualora, espletati i doverosi adempimenti richiesti dai riti della polemica politica, si riuscisse a produrre qualche proposta, ne trarrebbe vantaggio tutta la popolazione. Si tratta di capire se focalizzare l’attenzione sul dito o guardare la luna. La luna è sempre stato il nostro sogno, vorremmo afferrala il prima possibile, se questo dovesse essere il Suo stesso obiettivo, ci dia una mano. Abbia, però, una certezza: continueremo a provarci. Sempre!

Forum Democratico

di Pisticci e Marconia