martedì 4 marzo 2008

PISTICCI: Grandi manovre nel centro

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Udc al bivio confluire nel Pdl o guardare a Pezzotta. Il partito di Casini in Comune conta 5 consiglieri e tre assessori.
PISTICCI – L’Udc di Pisticci entra nel Pdl? O nella Costituente di centro? Se ne saprà qualcosa di più entro domani o al massimo dopodomani quando la decisione dovrà essere ufficializzata. Rosa bianca e Udc, infatti, si sono unite e si presenteranno agli elettori, in vista delle Politiche, sotto il simbolo dello scudo crociato di democristiana memoria. Il simbolo della “Costituente di centro” così si chiama il partito che è nato dalla fusione di Rosa bianca e Udc. Il candidato premier sarà Pier Ferdinando Casini, mentre secondo quanto si apprende da fonti della Rosa Bianca, segretario della costituente di centro sarà l’ex numero uno della Cisl, Savino Pezzotta. Così a Pisticci, dove vi è una nutrita rappresentanza dell’Udc che consta di cinque consiglieri comunali: Giovanni D’Onofrio (presidente del Consiglio), Giovanni Giannone (capogruppo), Rosa Gallo, Mariano Caravita e Renato Rago nonché di tre assessori Vito Pelazza, Gaetano Tricchinelli e Michele Sisto, si è creata l’esigenza anche immediata di una scelta. Cosa fare? Entrare nella Costituente di centro, perorare la via terzopolista, ed “abbracciarsi” tra l’altro, con i consiglieri di minoranza Dino Calciano, Rocco Grieco e Massimo Dimo (tutti ex Margherita) che hanno aderito alla “Rosa Bianca” all’indomani della sua nascita, oppure entrare nella casa berlusconiana del Popolo della Libertà (Pdl)? L’interrogativo, come si può immaginare è di vitale importanza e sta tenendo banco in queste ore all’interno dell’intero gruppo Udc, dove si sta consumando una comprensibile dialettica. Nei giorni addietro sono iniziate una serie di riunioni proprio per valutare il da farsi e le scelte da prendere. In un incontro tenutosi venerdì scorso, pare che l’indicazione di massima prevalsa sia stata quella dell’approdo nel Pdl, dove militano sia il sindaco Michele Leone (Forza Italia) che il suo vice Domenico Lazazzera (Alleanza Nazionale), nonché altri otto consiglieri comunali, cinque di Fi e tre di An, oltre che il resto della giunta municipale. Se Casini e Cesa stanno con Tabacci e Pezzotta, per la proprietà transitiva anche D’Onofrio e gli altri dovrebbero stare con Calciano e gli altri. Chiaro che la questione andrebbe a sconvolgere gli scenari locali e tutti gli assetti della maggioranza. Di qui la valutazione in itinere. Però se per tutto l’Udc pisticcese il Pdl pare essere l’approdo più probabile (nulla di certo, per carità), diversa è la situazione dell’assessore all’Ambiente Vito Pelazza, il meno organico al gruppo, poichè più vicino al capogruppo in Consiglio regionale Vincenzo Ruggiero, sub commissario provinciale del partito retto dall’onorevole Mario Tassone. Ebbene, Pelazza, se conferma l’indicazione regionale, restando nell’Udc e quindi entrando nella Costituente centrista, potrebbe, se nessun consigliere comunale lo seguisse, perdere lo scranno assessorile. E c’è da giurarci, che nessuno si strapperebbe i capelli per questo. Molte volte le scelte di convinzione, si sa, non coincidono con la propria convenienza. (da Il Quotidiano della Basilicata)