venerdì 22 agosto 2008

PISTICCI - Venti di crisi sulla giunta Leone

Martedì il sindaco Michele Leone ha revocato l'assessore Pelazza. Alleanza nazionale ha chiesto un'urgente verifica politica e programmatica

PISTICCI – La plebiscitaria vittoria del centrodestra alle elezioni amministrative del 2007 è ormai solo un lontano ricordo. Soffiano infatti venti di crisi sulla maggioranza politica che sostiene il sindaco di Pisticci Michele Leone (Fi). E non importa se a vederla dall’esterno conta 15/21 tra i membri del consiglio comunale. Due i fatti nuovi. L’assessore all’ambiente con deleghe alla sanità, protezione civile e politiche di sviluppo locale, Vito Pelazza, è stato rimosso dall’incarico martedì scorso. Il sindaco gli ha motivato la decisione «per ragioni di necessità politica e amministrativa». Pelazza interpellato dal Quotidiano, ha annunciato a breve iniziative politiche individuali «per chiarire i fatti». «E’ venuto meno l’uomo – ha detto amareggiato riferendosi a Michele Leone - ed è rimasta la vuotezza di un sindaco che non sa mantenere il consenso. Perché si è lasciato ricattare da una casta di consiglieri. Per quanto mi riguarda non è solo una crisi politica, ma è soprattutto una crisi di rappresentanza poiché il sindaco e i 4 consiglieri (tutto l’ex gruppo Udc ad eccezione del solo Rago, ndr) chiedendo la mia revoca, hanno sputato in faccia ai miei 300 elettori». Sarebbero queste le ragioni di «opportunità politica». Ma se la “cacciata” di Pelazza avrebbe dovuto tranquillizzare il primo cittadino, così non è stato, poiché quasi contestualmente è arrivata la “esplosione” dei rapporti tra il sindaco ed il suo vice, Domenico Lazazzera (An). Che tra i due, da tempo, non corresse buon sangue politico, non è certo un mistero. Così a nome di tutto il gruppo consiliare e dei circoli di Pisticci e Marconia, Alleanza nazionale ha richiesto mediante un documento, che si proceda alla verifica politica e programmatica sull'attività dell'amministrazione comunale di Pisticci. «Essa – si legge nel documento - nasce dalla constatazione consolidatasi con il quotidiano confronto con l'elettorato ed il popolo Pisticcese, della vertiginosa caduta di credibilità dell’Amministrazione comunale e dalla consapevolezza di aver disatteso le aspettative che fiduciosamente la gente ha coltivato nei nostri confronti. E' un fatto che la gestione burocratica, accentratrice, verticistica e poco incline al confronto con le forze politiche alleate, i consiglieri comunali stessi, la giunta, ed i cittadini è la principale causa di questo stato di cose. In questo contesto il programma di mandato di questa giunta è praticamente fermo. Si è negato il confronto sul funzionamento della macchina amministrativa al fine di renderla efficiente qualificata ed al passo con i tempi. Siamo in pericoloso ritardo sul regolamento urbanistico […]» Uno j’accuse in piena regola, ne abbiamo parlato con il leader di An, il vicesindaco, Domenico Lazazzera: «Puntiamo – ha detto al Quotidiano - ad una modifica delle deleghe assessorili, ma ribadiamo la ferma volontà di continuare l’esperienza amministrativa. Allo stesso tempo diciamo che bisogna cambiare passo, questa è una condizione indispensabile. E’ da un anno – ha proseguito – che chiediamo queste cose. Siamo passati da un grande successo elettorale ad una perdita di consenso. Siamo determinati a tutto tranne che a tirare a campare. Abbiamo dignità politica e personale e moralità. A Leone – ha concluso – gli possiamo riconoscere il ruolo di sindaco ma non quello di leader politico della coalizione».Anche l’ex Udc, poi confluito nei Popolari liberali di Giovanardi per il Pdl, seppur ha “incassato” la defenestrazione di Pelazza, a quanto pare condivide in pieno l’attacco al «sindaco accentratore». Tutti questi ingredienti profilano a partire dal prossimo settembre una dialettica a dir poco “scoppiettante” in sede di costituzione del Pdl. Chiaro che a questo punto il “pallino” della nuova formazione politica, possa passare agevolmente ad una maggioranza interna formata da An e dai Popolari liberali, con la parte forzista che ruota intorno al primo cittadino, che potrebbe finire in minoranza. Non senza risvolti politici sull’amministrazione comunale. Cosa farà adesso Leone? Garantirà più collegialità sulle decisioni? Metterà acqua sul fuoco o rilancerà?
(Da Il Quotidiano della Basilicata)Nella foto il sindaco Michele Leone

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