domenica 15 febbraio 2009

PISTICCI - Il sindaco dà scacco matto



Ufficiale l'entrata in Forza Italia di Caravita, Gallo e Tricchinelli. I seggi a disposizione del primo cittadino salgono complessivamente a nove
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PISTICCI – “Ride bene chi ride ultimo”, recita un vecchio detto. Ed a ridere in questo caso per ultimo, è il sindaco di Pisticci, Michele Leone, che (dopo aver dovuto ingerire “bocconi amari” sotto la minaccia politica della spada di Damocle dei suoi alleati, Popolari liberali ed An, quali la richiesta inderogabile di defenestrare, in tempistiche differenti, due ex assessori a lui vicini, Vito Pelazza e Franco Plati rispettivamente di Udc ed Alleanza Nazionale), si rifà alla grande, tornando a controllare nuovamente il “pacchetto di maggioranza” della coalizione di centrodestra che lo sostiene alla guida dell’Amministrazione comunale di Pisticci. Infatti tre pedine dello scacchiere dei Popolari liberali (eletti nella lista Udc), i consiglieri comunali Mariano Caravita e Anna Maria Gallo, sono entrati a far parte del gruppo consiliare di Forza Italia, partito in cui milita proprio il primo cittadino, che così da cinque componenti, Rosa Prezioso, Rosa Panetta, Nicola Fulvio Panetta, Ottavio Panetta e Giovanni Oliva, passa a sette. E come se non bastasse anche l’assessore alle Attività produttive, Gaetano Tricchinelli, ha anch’egli ufficializzato contestualmente agli amici ex Udc, il passaggio nella “balena” azzurra. Il passaggio dei tre in Forza Italia, vanifica la l’operazione che portò alla defenestrazione di Plati. Infatti adesso, i Popolari liberali ed An rispettivamente guidati dai leader Giovanni D’Onofrio, presidente del Consiglio, e Domenico Lazazzera constano di soli tre componenti della giunta su sette: Michele Sisto (Pl), Lino Barbalinardo ed Domenico Lazazzera (An). Forza Italia oltre al sindaco detiene ora gli altri quattro scranni: Mario Di Taranto, Domenico D’Alessandro ed appunto Gaetano Tricchinelli. Uno “scacco matto” in grande stile quello di Leone, che nei mesi scorsi ha incassato tutti i colpi senza colpo ferire, e che ora nella partita a risiko con gli alleati ha conquistato una parte del loro territorio. Leone da tutta questa storia ne esce indubbiamente rafforzato anche se, ad onore del vero per poter dormire sonni tranquilli, non basta detenere la maggioranza della coalizione di maggioranza, in quanto sarebbe più utile avere il controllo incondizionato di almeno undici/ventunesimi del consiglio comunale. Stando alla nuova geografia politica, Leone è certo degli otto scranni consiliari di Forza Italia (compreso il suo), più quello del capogruppo Udc, Renato Rago. Ma arriverebbe a nove. Pertanto alla luce di questo ragionamento, la “minoranza della maggioranza”, nonostante il forte ridimensionamento può ancora avere un peso nelle decisioni con sei consiglieri su quindici: quattro consiglieri comunali di An: Giuseppe Iannuzziello, Leonardo Scazzariello, Salvatore Romano e Francesco Antonio Mazzei e due dei Popolari liberali: Giovanni D’Onofrio e Giovanni Giannone.
Pierantonio Lutrelli (da Il Quotidiano della Basilicata)
Nelle foto sinistra, il sindaco Leone ed il vice sindaco Lazazzera

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