mercoledì 10 settembre 2008

INCENDIO A PISTICCI


di Sonia Grieco
PISTICCI – 520 ettari di rimboschimento a pineta, sterpaglie, pascoli, andati in fumo su un fronte di fuoco di sette chilometri. È il triste bilancio di due giorni (da domenica fino a lunedì sera) di incendi tra i calanchi di Pisticci, proprio intorno al centro abitato e lungo le principali vie di accesso al paese. È il momento delle indagini, che il Nucleo Investigativo del Corpo Forestale ha già iniziato da ieri. Nessuna prova per adesso che si sia trattato di un rogo di natura dolosa, ma si seguono tutte le piste, cercando tra la cenere qualche elemento che aiuti a far luce sull’accaduto. Nei prossimi giorni, forse oggi stesso, il Corpo Forestale trasmetterà una comunicazione ufficiale alla Procura di Matera e probabilmente sarà aperto un fascicolo. L’attività investigativa è intensa. Già nei giorni scorsi uomini in borghese della Forestale hanno cercato di raccogliere elementi utili, evidenze fisiche e informazioni. Ma sulla natura dolosa dell’incendio per il momento non c’è assolutamente certezza, spiega Raffaele Manicone, responsabile del Nipaf–Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale: . Un compito arduo. Le fiamme hanno distrutto tutto. Dei 520 ettari devastati dall’incendio, 160 erano di bosco. Di questi 160 ettari il 50 per cento è a totale deperimento, ovvero completamente distrutto, irrecuperabile. Ma il restante 50 per cento potrebbe sopravvivere. L’incendio è stato radente e per questo c’è una possibilità che molti alberi si salvino. Una magra consolazione per il territorio pisticcese, ferito dalla devastazione delle fiamme per il secondo anno consecutivo. Intanto, l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, plaude alla tempestività dell’intervento di spegnimento ma, avverte, va intensificata l’attiva di prevenzione.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma questo blog si è bruciato con le fiamme dell'ultimo incendio?Tutto fumo e niente arrosto?