martedì 11 novembre 2008

PISTICCI SCALO - Tutta la rabbia della Valbasento


PISTICCI SCALO – La Valbasento. E’ stata lei grande protagonista del consiglio comunale “aperto” convocato in seduta straordinaria dal presidente dell’assise municipale di Pisticci. Ed all’appello, per parlare della crisi industriale che attanaglia il sito produttivo tra Pisticci e Ferrandina, sono accorsi ben diciassette sindaci o loro rappresentanti presenti con i gonfaloni. Per un momento sembrava la mobilitazione antiscorie di Scanzano. Tanti i comuni, dunque, Matera, Miglionico, Montalbano, Stigliano, Ferrandina, Nova Siri, Montescaglioso, Scanzano Jonico, Bernalda, Salandra, San Mauro Forte, Irsina, Colobraro, Grassano, Grottole, Tricarico e Craco. Presente anche il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro. Presenti quattro senatori della Repubblica: Antezza, Bubbico, Chiurazzi e Latronico. Due consiglieri regionali del materano, Nino Carelli, Pasquale Di Lorenzo e Antonio Di Sanza. Due assessori regionali, Enzo Santochirico e Vincenzo Folino. Quest’ultimo grande protagonista che in virtù della delega alle Attività Produttive ha tratto le conclusioni. Ad accorrere logicamente tutto il mondo sindacale confederale e di categoria. C’era anche Moramarco presidente vicario di Confindustria. La Valbasento, nata da un’intuizione di Enrico Mattei, mezzo secolo fa, che ora stenta a ritrovarsi. Che deve ritrovarsi. E ben lo sanno coloro che nel frattempo, 1250 unità, negli ultimi quattro anni hanno perso il posto di lavoro. “Nonostante tutto – ha spiegato l’assessore Folino – qui lavorano ancora 1850 persone. Alla crisi della chimica, registriamo quella ultima della Panasonic”. Folino spiega poi le reali motivazioni delle tante chiusure: “Siamo di fronte a stabilimenti produttivi che fanno reddito, ma che vengono chiusi – ha continuato – perciò aumenta la rabbia sociale. La risposta che ci siamo dati è che c’è in corso una ristrutturazione mondiale delle multinazionali. Esse spostano verso il Nord Europa le produzioni di qualità e verso il Sud-est asiatico quelle di minor valore. Noi non siamo convinti però che tutto questo è inevitabile – ha concluso – basta essere uniti”. Secondo il senatore Latronico: “La Regione non ha un progetto produttivo – ha detto – ma io do la disponibilità di noi senatori della maggioranza di sostenere ogni iniziativa che la Regione proponga di positivo per la Basilicata. Anche l’Eni che da noi estrae petrolio deve essere impegnata qui in Valbasento”. Questo concetto era stato espresso con forza anche dal leader della Cisl di Matera, Giuseppe Amatulli. Per Cotugno della Cgil “E’ necessario definire l’indirizzo del modello di sviluppo di questa regione”. Per Coppola segretario provinciale Uil: “I sindacati sono stati sempre disponibili al confronto, sempre però nell’interesse dei lavoratori”. Il sindaco di Pisticci Michele Leone nel fare gli onori di casa ha detto : Siamo qui per tracciare un percorso che veda invertire la rotta alla quale sembriamo per destino abbandonati”. Appassionato l’intervento di Salvatore Russillo, il politico nato in Valle: “Gli operai cassintegrati non possono andare più dal macellaio ogni sette giorni, ma dovranno andarci ogni quindici. Questa è una crisi che colpisce non solo gli operai ma a cascata tutti i comparti”. (da Il Quotidiano della Basilicata)

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