venerdì 28 novembre 2008

PISTICCI, POSITIVO BILANCIO DEL PIANO SOCIALE DI ZONA

Bilancio positivo per i servizi erogati sperimentalmente nei 9 comuni del Piano Sociale di zona dell’Ambito “Collina Materana”, anche se occorre rispondere in maniera sistematica alla crescente richiesta di “servizi essenziali alla persona”. È quanto emerso ieri, a Pisticci, durante il convegno dal titolo “Ruolo e funzione dell’ambito sociale di zona” organizzato dal Consorzio di cooperative sociali “La Città Essenziale” di Matera. I servizi offerti ai comuni di Pisticci, Montalbano Jonico, Stigliano, Accettura, San Mauro Forte, Craco, Gorgoglione, Cirigliano e Aliano, erogati per la prima volta in molti di questi paesi, hanno portato risultati davvero ragguardevoli perché hanno dato una risposta concreta ad uno stato di bisogno e di emergenza. “La presenza del Privato sociale nei servizi di assistenza agli anziani e ai minori, nell’assistenza ai disabili e nella gestione di centri diurni per minori – si legge in un comunicato stampa - ha colmato diverse lacune presenti in questi comuni, sebbene è necessario soddisfare i bisogni in maniera ancora migliore, attraverso l’implementazione sistematica dei servizi. In quest’ottica, l’assistenza alle persone anziane rappresenta un’azione strategica per fare in modo che questa fetta di popolazione permanga nei propri contesti di vita. I risultati raggiunti nell’Ambito “Collina Materana” permettono di affermare che il privato sociale ha lavorato con professionalità e motivazione anche perché non si tratta di erogare servizi “asettici” ma di mansioni che presuppongono un grande valore umano”. “Occorre potenziare i servizi e soprattutto renderli stabili –afferma il presidente de La Città Essenziale, Giuseppe Bruno- soprattutto nei comuni più piccoli, e geograficamente svantaggiati. Anche perché il welfare locale è una leva di sviluppo che consente agli attori sociali di realizzare non solo politiche di benessere, ma anche politiche attive di lavoro. Questo consente oggi di incardinare il welfare in un nuovo linguaggio che lo proietta da settore di intervento compensativo a fattore di sviluppo per la comunità”. “In tutti i 9 comuni coinvolti nell’Ambito sociale di zona si evidenzia anche un valore occupazionale dell’azione portata avanti dal privato sociale poiché i soggetti erogatori dei servizi hanno impegnato personale del posto”.
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