sabato 22 novembre 2008

Contestati i tagli alle cattedre che produrranno effetti negativi anche sulle nuove assunzioni


Insegnanti precari in comitato
A Marconia le prime riunioni del Cip sulla riforma Gelmini

PISTICCI - L'emergenza della situazione, che scaturisce dai tagli alla scuola previsti nella Finanziaria dell'attuale governo, ha spinto i docenti precari della scuola pubblica di Basilicata, che si vedono espulsi dalla scuola ancor prima di essere assunti, ad aderire al Cip (Comitato Insegnanti Precari).
Il Cip è un'associazione nazionale di docenti precari, riconosciuta dal ministero, che rappresenta l'intero mondo del precariato scolastico ed i docenti di ogni ordine e grado; si batte per la difesa dei diritti e della professionalità dei lavoratori della scuola con particolare riguardo ai docenti con contratto a tempo determinato, per la difesa e il miglioramento dell'educazione e dell'istruzione pubblica e per l'elaborazione e l'attuazione di idee, progetti e proposte per favorire la promozione civile e culturale.
Oltre a presenziare alle audizioni della Settima Commissione di Camera e Senato con propri documenti e proposte operative, il Cip opera concretamente sul territorio nazionale.
Nei giorni scorsi, presso la delegazione comunale di Marconia, si è ufficialmente insediato il Cip Basilicata.
Al primo incontro che è stato presieduto dal professor Giovanni Gatto (neo eletto presidente del Cip Basilicata) e dal professor Nunzio Forte, (neoeletto vice presidente), che ha coordinato i lavori di insediamento del nuovo Comitato lucano, era presente la professoressa Elena La Gioia, presidente del Cip Taranto e responsabile del Cip Puglia ed un gruppo di docenti precari interessati al tema trattato.
Durante la riunione è stato discusso il piano programmatico sulla Riforma della scuola e tutti i partecipanti hanno espresso forti riserve sui provvedimenti in esso contenuti.
«Deploriamo il metodo -ha detto Gatto- di ricorrere a decisioni presenza confronti e discussioni con le parti interessate; denunciamo il taglio delle cattedre già visibile nella nostra regione e la già tangibile disoccupazione di noi precari della scuola, il blocco del turnover, la futura mancanza di trasparenza per le operazioni di nomina.
I Cip si batteranno per il diritto alla collocazione in ruolo di tutti gli iscritti nella graduatoria permanente, visto che in questa materia la finanziaria risulta lesiva delle legittime aspettative professionali ed umane dei precari.
Questi ha concluso il presidente a causa dei tagli occupazionali previsti sarebbero espulsi dalla scuola prima ancora di essere assunti». Il Cip si è riunito nuovamente ieri, sempre a Marconia, e in attesa di un sito ufficiale, per ulteriori informazioni scrivere all'indirizzo e-mail: gsgatto@tiscali.it.

Gianfranco D’Angella

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