lunedì 16 giugno 2008

PISTICCI - Mazzei nel Pdl, partono le accuse


Uniti per il territorio "ripudia" il suo unico consigliere. Eletto con l'opposizione nella tornata del 2007, ora sostiene il sindaco Leone


PISTICCI – E’ stato eletto all’opposizione nel consiglio comunale di Pisticci, ma nemmeno un anno dopo è passato nel Pdl, il partito “monocolore” della maggioranza che sostiene il sindaco Michele Leone di cui lo stesso primo cittadino fa parte. Parliamo di Francesco Antonio Mazzei che, alle elezioni Amministrative del 2007 era candidato nella civica “Uniti per il territorio” che con le liste de “La Margherita” e de “L’Italia di Mezzo” avevano sostenuto il candidato sindaco Leonardo Calciano. La cosa però ha fatto andare su tutte le furie gli organizzatori ed ispiratori del movimento omonimo della lista in cui Mazzei con un centinaio di preferenze è risultato essere l’unico eletto in consiglio comunale. Così nella cittadina Pisticcese è comparso un manifesto “colorito” dove si evince chiaramente che il movimento civico non ci sta, che non accetta il fatto che dopo aver chiesto consensi contro l’attuale amministrazione comunale, l’allora centro-destra, ora, ironia della sorte, si ritrova il “frutto” di quell’aggregazione proprio dalla parte del “nemico”.“Il nostro movimento – si legge in uno stralcio del manifesto - nasceva nel 2006 animato dalla voglia di mutare lo stato delle cose e soprattutto i suoi componenti erano e sono persone che nutrono grande passione per la politica quella vera disinteressata e gratuita. Il Mazzei, prima della composizione della nostra lista, partecipò ad alcune delle riunioni, nelle quali ci assicurò che da ben oltre cinque anni, non era più tesserato in alcun partito politico e tanto meno gli balenava l’idea di ritornare in Alleanza Nazionale, perché non condivideva né le idee, né gli esponenti locali che rappresentavano il suo ex partito. Ci assicurò inoltre, - raccontano i fondatori di “Uniti per il Territorio - che la sua eventuale candidatura era disponibile solo a condizione che non ci fosse stata nessun tipo di alleanza con il partito di Forza Italia, a causa delle passate vicende personali con il candidato sindaco Michele Leone, poiché riteneva lo stesso “responsabile di aver immobilizzato l’ufficio tecnico di cui era dirigente e di aver sottoposto gli amministratori della giunta Giannone, di cui il Mazzei all’epoca faceva parte, in qualità di vicesindaco, ad una serie d’intercettazioni telefoniche e microspie, che furono poi conseguenza delle sue peripezie giudiziarie e della caduta di quell’amministrazione. […] Ora la storia è recente, come è andata la sappiamo tutti, abbiamo fatto tutto quanto ci è stato possibile fare, per raggiungere il nostro obiettivo e cioè avere qualcuno del nostro gruppo in consiglio comunale, per cominciare a dare voce ai cittadini e a progetti futuri che intendevamo mettere in campo per questa comunità. Certo dai banchi della minoranza – tiene a precisare il movimento civico - o opposizione chiamatela come volete, ma per noi era ed è importante la presenza di un nostro rappresentante in consiglio comunale, per non deludere quelle 500 persone che hanno avuto fiducia in noi e non nel progetto del centrodestra. Quindi – conclude Uniti per il Territorio - oggi è nostro dovere essere coerenti e dimostrare di essere uomini di parola ribadendo le cose dette in campagna elettorale e cioè: che in quella tornata elettorale non credevamo (nè crediamo) nel progetto di centrodestra.” (da Il Quotidiano della Basilicata)

1 commento:

Anonimo ha detto...

siamo alle solite: si salta volentieri sul carro dei vincitori, anche quando fino alla data delle elezioni agli elettori hanno cantato peste e corna dell'avversario, giurando che mai e poi mai gli avrebbero persino stretto la mano! Ma si sa, le concessioni edilizie non si ottengono facilmente! (soprattutto se si è avversari).E più in generale i favori, le prerogative di chi sta dalla parte del vincitore fanno gola a tutti!
Così si delegittima "la politica". La politica delegittima se stessa.
Mazzei si è pesentato agli elettori in posizione antagonista a Michele Leone e al suo progetto di centro-destra, sposando la posizione centrista di Dino Calciano, altro candidato sindaco. Gli elettori hanno riconosciuto in parte l'esattezza delle convizioni di Mazzei eleggendolo in Consiglio Comunale, ancorchè come minoranza.
E allora per quale ragione amministrativo-politica la tesi sotenuta in campagna elettorale da Mazzei di contrarietà a Michele Leone e al suo progetto di amministrazione di centro destra oggi per Mazzei non vale più? Nessuna spiegazione politica convincente finora il Mazzei ha fornito agli elettori!. Allora si deduce che , se non vi sono giustificazioni politiche amministrative, le ragioni sono squisitamente di interesse personale. L'uovo di Colombo.