sabato 7 giugno 2008

MARCONIA - "Centro diurno off limits per i disabili"

La denuncia del consigliere Mastronardi, impossibile il passaggio delle carrozzelle.




MARCONIA
- “I cittadini con handicap motori non potranno usufruire del Centro educativo diurno.” La denuncia politica, motivata, è del capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico, Giovanni Mastronardi, il quale ha scritto a riguardo una missiva al sindaco Michele Leone. Il progetto che riguarda la costruzione dei locali del Centro che saranno adibiti ad attività ludiche per i bambini e gli adolescenti compresi i disabili è costato 99.289 euro, con finanziamento nel 2005 al 50% dalla Regione Basilicata ed al 50% dal bilancio comunale della scorsa Amministrazione.“Domenica scorsa, 25 maggio – ha raccontato al Quotidiano Mastronardi - mi sono recato a fare una visita ai locali in fase di ultimazione dei lavori e mi sono accorto che le porte per accedere ai vari ambienti non sono adatte ai disabili con problemi motori. Infatti per poter passare le carrozzelle, come da standard, ci vorrebbero delle porte da 90 cm mentre quelle montate sono da 70 cm (come si vede in foto, ndr). Inoltre abbiamo voluto richiamare, ancora una volta, l’attenzione del sindaco sullo stato disastroso in cui versa la viabilità a Marconia e le grandi difficoltà per i disabili che utilizzano le carrozzelle per i loro spostamenti.” Ma veniamo alla missiva: “Egregio sindaco, - scrive l’esponente dell’opposizione - oggi si aggiunge al danno la beffa. Come ben sai questa Amministrazione comunale ha in costruzione un locale da adibire ad attività ludiche in via Turati a Marconia. Il titolo del progetto è “Centro educativo diurno”. Ad usufruirne maggiormente saranno i bambini e gli adolescenti del nostro territorio. Bisogna prendere atto purtroppo che - evidenzia Mastronardi - per disattenzione e insensibilità dei progettisti e di chi avrebbe dovuto verificare, sono stati creati accessi talmente stretti da non permettere il passaggio delle carrozzelle dei disabili. Eppure esiste anche il bagno dei disabili, ma ironia della sorte, nessuno dei nostri amici più sfortunati potrà utilizzarlo. Siamo forse ancora in tempo – continua - per porre rimedio agli errori, alle sviste, alla disattenzioni di progettisti, del direttore dei lavori e dei politici distratti modificando semplicemente la larghezza delle porte. Evitiamo che si arrivi al completamento dell’opera e, magari al giorno dell’inaugurazione del Centro Educativo Diurno, con la certezza di non poter accogliere dentro tale struttura chi ne ha più bisogno. Evitiamo che questa comunità – conclude - si vergogni dell’insensibilità di chi la rappresenta.” (da Il Quotidiano della Basilicata)

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