sabato 6 giugno 2009

Mare di Pisticci torna la chiazza

PISTICCI - La stagione balneare, in tempi di recessione ed a causa delle cattive condizioni meteo, non è ancora compiutamente iniziata. In compenso, però, nella acque di San Basilio, a Marina di Pisticci, la solita chiazza sospetta ha già fatto capolino. Come sempre, di questi tempi. La storia è nota. Negli ultimi anni, sia i bagnanti indigeni che i turisti han potuto notare, immaginiamo senza esserne particolarmente felici, una chiazza di ampie proporzioni, delimitata da bollicine, resti di canne (di quelle che, di solito, si trovano nelle acque dei fiumi) ed altro materiale sospetto, che, ad una certa ora del mattino, partendo dalla destra della spiaggia di San Basilio, cioè dalla zona della foce del fiume Cavone, transitava, attraversandola, per la spiaggia principe dei pisticcesi. Diretta verso le altre mete del turismo balneare della città della “pacchiana”: la Spiaggetta, lido Quarantotto ed Argonauti.
In molti hanno dato l’allarme. In tanti, forse, lo hanno sottovalutato. Fatto sta, però, ed è giusto sottolinearlo, che la scorsa estate, ad un certo punto, la macchia si volatilizzò. Con sollievo congiunto di bagnanti, operatori turistici ed amministratori. Ora, come detto, la macchia ritorna. Per il momento è apparsa in forma minore, perché molto meno estesa del solito. E meno densa di materiale organico e bollicine. Ma, per converso, è sembrata molto più ingrigita nel suo colore, tanto da sollevare ancor più dubbi del solito sulla sua provenienza (non geografica) e sulle cause di questa preoccupante, quanto costante, apparizione. I pochi bagnanti che, in questo ponte per la festa della Repubblica, hanno sfidato vento e pioggia sono stati, purtroppo, attratti non solo dalla bellezza della spiaggia di San Basilio, apparsa più selvaggia e, quindi più bella, del solito. Ma anche, se non soprattutto, dall’ormai famigerata chiazza.


di Piero Miolla La Gazzetta del Mezzogiorno

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