venerdì 10 ottobre 2008

PISTICCI - "Centro agricolo" è allarme alloggi

Alcuni assaltati dai vandali, altri occupati da famiglie bisognose. Pubblicato del Comune un bando per l'assegnazione. Mastronardi: "E la quota residenti?"

PISTICCI – E’ allarme nella frazione pisticcese “Centro Agricolo”. Il Comune ha pubblicato lo scorso 16 settembre un bando per l’assegnazione di trenta alloggi residenziali. La cosa è destinata a far discutere, poiché alcuni di essi sono stati assaltati dai vandali, altri sono occupati da famiglie bisognose, che però proprio in virtù del bando potrebbero essere costrette a lasciare gli alloggi. A lanciare l’allarme è il capogruppo consiliare del Partito democratico di Pisticci Giovanni Mastronardi, insieme al consigliere Rocco Caramuscio. «Dal giugno 2007, da quando è in carica l’amministrazione Leone – ha sottolineato Mastronardi - non è stato fatto un solo atto concreto per cercare di ultimare i primi sedici alloggi di Centro Agricolo. Eppure questi alloggi bisognavano solo degli allacciamenti alla rete idrica, alla rete fognaria e alla rete elettrica». L’esponente dell’opposizione, intanto, dopo aver appreso del bando, si è recato sul posto per fare un sopralluogo, ed ecco la sorpresa come ci ha raccontato: «Molte delle sedici abitazioni ultimate – ha detto rammaricato - sono state cannibalizzate: porte e finestre rotte, sanitari rubati e degrado assoluto, mentre cinque di questi alloggi sono state abusivamente occupati. E di tutto questo l’Amministrazione comunale è ovviamente al corrente. Non è stato fatto niente per evitare che sciacalli cannibalizzassero gli impianti elettrici, le caldaie, i radiatori e gli infissi degli appartamenti ultimati. Così come niente è stato fatto per evitare l’occupazione abusiva di alcuni appartamenti e che gli stessi occupanti si collegassero abusivamente alla rete idrica ed elettrica. Silenzio assoluto – ha denunciato - da parte della Pubblica Amministrazione, per certi versi complice di quelle occupazioni, tollerandole con l’evidente inerzia ed il silenzio. Mentre tutto questo succede, il dirigente del Primo settore del Comune di Pisticci - ha continuato Mastronardi - si è inventato un bando per l’assegnazione di trenta alloggi a Centro Agricolo. E questo, val la pena sottolinearlo, mentre quattordici dei trenta alloggi non solo sono ancora da recuperare, ma in gran parte sono anche detenuti, del tutto legittimamente, da famiglie (in buona parte anziane) che ci abitano con regolare contratto di locazione. Ma il solerte dirigente, facendo finta di non sapere che molte di quelle abitazioni da recuperare da decenni sono regolarmente locate, pubblica un bando di concorso in cui non si fa riserva del 20% da destinare a chi attualmente abita quelle case, così come previsto dall’art. 18 al comma c) dalla legge regionale n. 24 del 18 dicembre 2007. Quindi, per gli abitanti di Centro Agricolo, dopo il danno ed i disagi subiti nel 1998, per aver dovuto abbandonare gli alloggi da recuperare e vistisi costretti dall’oggi al domani a cercarsi un’altra abitazione a proprie spese, ora, nel settembre 2008, per quegli stessi cittadini arriva anche la beffa di ritrovarsi definitivamente senza una casa, se non si corre ai ripari ritirando il bando e modificandolo in favore dei cittadini residenti negli alloggi da recuperare. Potete ben immaginare quello che succederà se il Bando non sarà modificato. I cittadini che abitano le case sul lato destro di Centro Agricolo non le lasceranno per permetterne il recupero. E inizierà un nuovo contenzioso tra Pubblica amministrazione e cittadini che bloccherà ancora una volta i lavori di recupero di Centro Agricolo (semmai dovessero riprendere). Ma se il dirigente del Primo settore può far finta di ignorare gli atti di un recente passato la stessa cosa non possono fare il sindaco, il presidente del consiglio ed il capogruppo della maggioranza, Giovanni Giannone, a meno che tutti loro non siano diventati improvvisamente degli smemorati, al punto da dimenticare la delibera di consiglio comunale n. 26 del 22 giugno 2005 nella quale, anche con i loro interventi, si dava indicazione di riservare il 15% e più degli alloggi di Centro Agricolo ai residenti che li detenevano all’epoca delle ordinanze di sgombero di quelle abitazioni. Nello specifico ci sono 400 mila euro che da anni attendono di essere spesi per ultimare il recupero di Centro Agricolo. Cosa si aspetta ad utilizzarli? Che la Regione – ha concluso - revochi il finanziamento mentre quella storica frazione va in malora?» Pierantonio Lutrelli (da Il Quotidiano della Basilicata)


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