martedì 7 luglio 2009

PISTICCI - Lottizzazione, insorge il Pd

Il consigliere Mastronardi interviene sul rinnovo della convenzione alla Ctc. Sotto accusa le modalità con cui si è giunti all'approvazione dell'atto per Lido 48

PISTICCI – “Sul rinnovo della convenzione Ctc ex Sicid, sindaco, dirigente ufficio tecnico e Ctc stessa hanno imbrogliato il Consiglio comunale di Pisticci”. La denuncia è del capogruppo consiliare del Pd, Giovanni Mastronardi e si riferisce al rinnovo della convenzione per la lottizzazione convenzionata a “Lido 48” tra il Comune la società Ctc. “Il Consiglio comunale del 30 gennaio 2009 – ha detto il leader dell’opposizione - resterà famoso nella storia di Pisticci per il tentativo fatto dal sindaco con l’accordo del dirigente dell’ufficio tecnico e della società Ctc ex Sicid di imbrogliare il consiglio comunale. In quella data, infatti, l’assise comunale approvava la deliberazione n. 6 avente ad oggetto: ”Approvazione schema lottizzazione convenzionata tra comune di Pisticci e Ctc S.r.l. Tre Emme S.r.l. Proroga lottizzazione Sicid”. Dai documenti messi a disposizione dei consiglieri comunali – ha tenuto ad evidenziare Mastronardi - fino alle ore 9 del giorno in cui si è tenuto il consiglio comunale, mancavano le tavole grafiche relative alla lottizzazione oggetto della discussione. Si poteva leggere di una proroga della convenzione ex Sicid scaduta alla fine del 2000 e mai rinnovata dall’Amministrazione comunale. Su questa base – ha ricordato - il gruppo del Pd ha contestato, in Consiglio comunale, che fosse possibile concedere una proroga di una convenzione scaduta da oltre otto anni mentre si doveva approvare una nuova convenzione per le aree non ancora edificate. Ma, della cosa più grave dovevamo venire ancora a conoscenza. Infatti una volta che abbiamo avuto la possibilità di consultare la parte grafica della convenzione ci siamo accorti che la Ctc oltre alle aree di sua proprietà aveva incluso, senza farne menzione, nella convenzione la particella 49 del foglio 54 di altro proprietario, specificatamente della società Edilimpresa dell’architetto Enrico D’Onofrio, e sulla quale la Ctc avrebbe dovuto realizzare residenze per “ Edilizia collettiva per 21.946 metri cubi”. La stessa cosa – ha continuato - è riscontrabile nella delibera n.6 del 30 gennaio 2009 nel prospetto di pag. 10 titolato “Interventi da realizzare” in cui viene riportato il comparto C1-4 facendolo passare come proprietà della Ctc con destinazione ad edilizia residenziale per una superficie di 6.500 mq sulla quale realizzare costruzioni per 21.946 metri cubi”. Fatto il breve excursus Mastronardi va all’attacco: “Chiediamo a chi di competenza: - ha incalzato - perché il sindaco si sia prestato ad imbrogliare il consiglio comunale facendogli approvare una convenzione dove le aree convenzionate della lottizzazione Ctc si scrivono essere (pag. 2 della delibera n.6 del 30 gennaio 2009) le particelle 10 e 14 del foglio di mappa 52 e le particelle 29 e 226 del foglio di mappa 54 mentre poi nel corso della delibera stessa e nelle tavole grafiche allegate alla lottizzazione vengono indicate anche aree non di proprietà Ctc ex Sicid, che solo uno studio attento e approfondito delle carte ci ha consentito di individuare come particella 49 del foglio di mappa n. 54 di proprietà dell’arch. Enrico D’Onofrio”. Ed ancora: “Come abbia potuto il dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale, l’ingegner Rocco Di Leo, esprimere parere favorevole sulla proposta di deliberazione sottoposta all’approvazione del Consiglio comunale, inducendolo in errore, quando la convenzione non corrispondeva alla parte grafica delle tavole allegate? Perché la Ctc ha voluto trarre in inganno il Consiglio comunale presentando nelle tavole grafiche allegate alla richiesta di proroga della lottizzazione come propri, terreni che sono di altri proprietari e non hanno mai richiesto di essere inclusi nella lottizzazione Ctc? Per quanto ci riguarda – ha concluso - possiamo immaginare due risposte: o il sindaco, la giunta e Di Leo sono degli incompetenti che non riescono neanche a leggere le carte, oppure sono tutti complici del raggiro posto in essere dalla Ctc”.

Pierantonio Lutrelli (Da Il Quotidiano della Basilicata)

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