sabato 31 gennaio 2009

RESOCONTO SEDUTA CONSIGLIO COMUNALE DEL 30-01-09

Il Consiglio Comunale di Pisticci ha votato all’unanimità la richiesta di trasferimento a titolo gratuito al patrimonio comunale di alcune aree site in Marconia e di proprietà della Regione Basilicata. Si tratta di una superficie non ancora urbanizzata e trasferita in precedenza dallo Stato alla Regione al fine di rendere possibile l’attuazione del decreto di trasferimento di parte dell’abitato di Pisticci. Su queste aree, ritenute periferiche al momento dell’assegnazione, ma nel frattempo inglobate nell’abitato di Marconia a seguito della sua espansione, il Comune intende procedere all’urbanizzazione, riqualificando così una zona che risulta totalmente abbandonata e rappresenta un costo inutile per la Regione Basilicata. Di qui la richiesta di trasferimento gratuito e la delibera di ieri che autorizza il Sindaco di Pisticci a stipulare con la Regione Basilicata l’atto pubblico di cessione a titolo gratuito.
“Si tratta di una superficie di circa 44 ettari – ha spiegato il Sindaco Leone – che noi riteniamo strategica ai fini dello sviluppo di Marconia. Su parte di queste aree intendiamo costruire”. Dal dibattito consiliare è emersa la volontà di realizzarvi, tra le altre cose, la nuova chiesa che darà a Marconia una seconda parrocchia, come anticipato dal consigliere Giovanni Giannone, quanto mai necessaria in rapporto alla popolazione che abita il centro più popoloso del territorio.

Sempre all’unanimità il Consiglio ha approvato lo schema di convenzione tra l’Anas ed il Comune di Pisticci per la realizzazione delle rampe di accesso dalla S.S. 106 Jonica alla Contrada Casinello, che aveva come condizione quella di acquisire al demanio comunale le strade laterali di servizio e le stesse rampe di accesso. Attraverso siffatta convenzione si va a dar risposta alla prioritaria esigenza di evitare l’interclusione di Casinello e si fornisce all’intero territorio una risorsa di importanza strategica per lo sviluppo economico di tutto il Comune.

Anche Pisticci avrà il suo Conservatorio musicale. Il Consiglio ha, infatti, approvato all’unanimità lo schema di Convenzione tra il Comune di Pisticci ed il Conservatorio ”Duni” di Matera, che crea i presupposti per l’istituzione di alcune classi decentrate della scuola musicale nel territorio di Pisticci andando così a soddisfare la crescente domanda di formazione musicale “colta” nell’intera comunità Metapontina ed a ridurre la pratica dell’abbandono scolastico determinata dalla scarsità di risorse infrastrutturali e dei collegamenti tra i diversi centri abitati. La Convenzione, in tal senso, rappresenta un primo presupposto per la istituzione del Conservatorio a Pisticci centro, dato che, una volta sottoscritta, sarà trasmessa al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, titolato a pronunciarsi in materia.

Il Commissariato di Polizia di Stato, attualmente sito alla via Negrelli di Pisticci, avrà una nuova sede in via Pucchieta a Marconia. Lo ha stabilito ieri il Consiglio Comunale con voti unanimi per quanto riguarda il trasferimento della struttura da Pisticci a Marconia, ma non in relazione alla scelta della nuova sede, che ha visto opporsi i 2 consiglieri del Pd.
A spiegare le ragioni che hanno portato ad una decisione del genere ha provveduto il Sindaco, Michele Leone, che ha dato contezza dell’interlocuzione con i vertici della Prefettura e della Questura materana, da cui è emersa esplicita richiesta di poter disporre di locali più idonei e di una diversa collocazione geografica per il Commissariato di Polizia. “A Pisticci – ha detto il Sindaco in apertura - sono allocate attualmente le sedi del Commissariato di Polizia e della Caserma dei Carabinieri, mentre a Marconia, che nel frattempo si è sviluppata e presenta maggiori problematiche legate alla criminalità, c’è solo un piccolo presidio dei Carabinieri. Nell’ambito della redistribuzione sul territorio delle Forze dell’Ordine, come da precisa indicazione degli organi preposti, alla Polizia interessa maggiormente rinforzare i controlli sull’area jonica ed in tal senso Marconia rappresenta una collocazione ideale, in grado di garantirci il mantenimento del Commissariato nel nostro territorio, visto che avremmo rischiato di perderlo a vantaggio di altri Comuni”. La delibera del Consiglio è stata richiesta dalla Prefettura, come atto propedeutico a che l’intera procedura di trasferimento del Commissariato possa essere intrapresa presso il Ministero dell’Interno. Come nuova sede è stata individuata la struttura, attualmente allo stato rustico, originariamente destinata a sede del terminal bus in via Pucchieta. Il fatto che si sia individuata una edificazione già esistente consentirà di il nuovo Commissariato con ingenti risparmi sia sotto il profilo burocratico – cronologico, che sotto quello economico. A Pisticci centro, che resta sede della Caserma dei Carabinieri (ne sarà costruita una nuova per la quale è già in essere la progettazione esecutiva) rimarrà comunque un ufficio di Polizia per il disbrigo di pratica amministrative.

Un altro importante provvedimento è stato preso dal Consiglio Comunale in relazione al rinnovo di una delle convenzioni a marina di Pisticci. Il Consiglio ha approvato, infatti, lo schema di lottizzazione convenzionata con la C.T.C. S.r.l. - TreEmme S.r.l. che proroga di fatto la lottizzazione Sicid a cui C.T.C. è subentrata. La Convenzione in oggetto era scaduta e la società ha mostrato interesse al rinnovo. Per procedere in tal senso il Comune ha chiesto la corresponsione degli oneri di urbanizzazione dovuti, e mai versati, all’Ente per la costruzione del villaggio Ti Blu. Sulla base della trattativa con la C.T.C. si è stabilito, pertanto, che al Comune saranno pagati circa 258.000 euro oltre al trasferimento di un terreno di 13 mila metri quadrati, situato di fronte al Ti Blu, dov’è intenzione dell’Amministrazione comunale costruire una chiesa per marina di Pisticci. Per il prosieguo dei lavori, inoltre, la C.T.C. si impegna a versare altri 360 mila euro circa. Ed, infine, rinuncia al giudizio in alcune vertenze che avrebbero potuto veder soccombere il Comune. Il sindaco Leone ha contestualizzato il punto all’ordine del giorno: “Per la realizzazione degli insediamenti turistici a mare sono state stipulate dal Comune diverse convenzioni con i soggetti privati, i così detti lottizzanti, che nel tempo hanno realizzato i vari villaggi e le relative urbanizzazioni senza corrispondere i rispettivi oneri al Comune, come da tariffario stabilito con legge regionale. E’ intenzione di quest’Amministrazione procedere alla riscossione delle somme dovute dai diversi lottizzanti. La C.T.C. è uno di questi e crediamo di aver raggiunto un accordo vantaggioso per il Comune che recupera le somme dovute, un terreno, l’impegno a versare gli oneri per le urbanizzazioni future liberandosi anche da alcuni processi che, se avesse perso, avrebbero determinato notevole esborso di denaro. Prossimamente ci rivolgeremo agli altri lottizzanti affinché anch’essi regolarizzino la loro posizione”. Il punto è passato con 11 voti favorevoli e 2 contrari, ovvero i consiglieri Pd che hanno chiesto di procedere a redigere una nuova convenzione e non di rinnovare quella esistente.




Pisticci 31/01/2009
Ufficio Stampa – Comune di Pisticci
www.comune.pisticci.mt.it

lunedì 26 gennaio 2009

In Basilicata è record per malattie tumorali

In Basilicata è record per malattie tumorali
di MARISA INGROSSOBARI -
Se i dati sono esatti, l’incidenza dei tumori tra i lucani è superiore a quella che si registra nel resto d’Italia. Nemmeno nelle regioni del Nord, che pure sono zeppe di fabbriche, i maschi presentano un’incidenza simile. Tanto che - ipotizzando eventuali correlazioni con fattori ambientali - sono stati avviati supplementi d’indagine dal Dipartimento della Salute della Regione Basilicata e dall’Arpab. La curva che descrive meglio il fenomeno (relativa ai lucani, da zero a 84 anni) è contenuta nello studio «Current cancer profiles of the italian regions». E fa spavento. Dal 1970 in poi, la maledetta curva che assomma tutti i tumori maligni, cresce vertiginosamente; cresce come nessun’altra e, soprattutto, è previsto che continuerà a crescere nel prossimo futuro. «Gli autori (Andrea Micheli, Silvia Francisci, Paolo Baili e Roberta De Angelis - n.d.r.) appartengono ad un gruppo dell’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Istituto Tumori di Milano e con dati dei Registri regionali dei tumori, oltreché dell’Istat», spiega Silvia Bruzzone, responsabile dell’indagine Istituto nazionale di statistica «Mortalità per causa». Gli studiosi hanno operato su dati sanitari certi ed hanno fatto delle proiezioni che arrivano fino al 2010. Purtroppo, anche in questo caso, per i soli lucani, le previsioni sono fosche. «Tra gli anni Ottanta e Novanta - spiega la Bruzzone - i tumori sono stati una delle cause principali di morte, soprattutto al Nord. Generalmente, dopo c’è stato un decremento. La Basilicata, invece, è in controtendenza ».CURVE COME FALCI - Capire «cosa» stia facendo ammalare i lucani non è semplice. Inutile fare raffronti con quanto accade nei territori vicini: in Puglia, in Campania e in Calabria, dagli anni Novanta in poi, l’incidenza delle neoplasie maligne tra gli uomini diminuisce. In queste regioni, quindi, la curva che descrive il fenomeno sembra una collina: cresce fino ad un massimo (rispettivamente, nel 1990, nel 1999 e nel 1994), eppoi cala, più o meno rap idamente. A livello nazionale, il picco più alto dell’incidenza delle neoplasie è stato raggiunto nel 1985. Da quel momento, gli italiani si sono ammalati sempre meno, ed è previsto che continui così (soprattutto al Nord). La curva dei lucani, invece, sembra la lama di una falce infinita. Non presenta un picco massimo, non diminuisce mai. Enrico Grande (che ora è in forze all’Istat, ma proviene dall’Istituto Superiore di Sanità) offre due chiavi di lettura: o c’è stato un errore nell’elaborazione dei dati da parte dei suoi ex-colleghi, oppure «il rischio di contrarre tumori in Basilicata è in crescita, con un trend superiore rispetto alle altre regioni. È il trend meno favorevole d’Italia». I TUMORI E LE USL 1 E 4 - Purtroppo, pare proprio che la curva sia in linea con quanto accade: il cancro sta davvero colpendo duro tra i lucani. Lo conferma Gabriella Cauzillo, dirigente dell’Ufficio regionale della Basilicata per le Politiche della prevenzione sanità pubblica, Medicina del lavoro, sicurezza nei luoghi di vita e lavoro, nonché responsabile del Centro operativo regionale dell’Osservatorio epidemiologico lucano: «L’incidenza dei tumori maligni in Basilicata è in aumento e lo confermo. Inoltre, la velocità di aumento dell’incidenza da noi è superiore». «Anche per questi motivi - spiega l’esperta - stiamo facendo degli approfondimenti che tengano conto pure degli eventuali fattori ambientali». Infatti, su iniziativa dell’Agen - zia regionale per la Protezione dell’ambiente (che s’è dotata di un settore di epidemiologia), prima dell’estate è stato firmato un protocollo con il Dipartimento alla Salute della Regione Basilicata ed ora si lavora anche a correlare patologie e dati ambientali. Proprio guardando con attenzione i dati contenuti nella «Relazione di attività» redatta dal Registro tumori di Basilicata, si scopre che - tra il 1997 ed il 2005 - sono stati soprattutto i maschi della Usl1 (Venosa) ad ammalarsi di leucemie e di neoplasie alla prostata, al polmone, al retto, al colon, allo stomaco. Mentre sono soprattutto le femmine della Ausl4 (Matera), ad ammalarsi di tumori all’u t e ro, alla mammella e all’ova i o. «Su questi dati possono influire vari fattori - dice la Cauzillo - ma noi abbiamo comunque avviato un supplemento di indagine in alcune aree individuate come critiche. Per esempio, nel territorio circostante l’impianto Itrec (a Trisaia) e nell’area Sud, ai confini con la Calabria per le rocce con amianto ». È fondamentale che si venga a capo di queste «anomalie» lucane. Ma, come sottolinea, la dirigente lucana, «l’epidemiologia è una scelta esatta e necessita di risorse professionali e dedicate». L’auspicio è che - responsabilmente - le istituzioni locali e, ancor di più, nazionali, non facciano mancare il loro supporto.
Marisa Ingrosso La Gazzetta del Mezzogiorno

VALBASENTO/ Panasonic, la salvezza arriva dall'Oriente

Gli impegni:91 assunti in 2 anni e restare in Basilicata almeno 10 anni. La Hong Kong Taihe Interntional Ltd presenta una manifestazione di interesse alla Regione

PISTICCI SCALO – E’ un segno dei tempi. I cinesi sempre più “occidentali” stanno entrando sempre più nel tessuto produttivo d’Europa. L’ultimo esempio giunge dalla “Hong Kong Taihe International Ltd”, un’azienda metalmeccanica del settore automobilistico, che lo scorso 27 novembre ha formalizzato alla Regione Basilicata la “manifestazione di interesse” per l’acquisto della società Panasonic, sita a Pisticci Scalo, in Valbasento. Proprio ieri alcuni rappresentanti della società del Sol levante si sono recati sul sito per un sopralluogo tecnico dell’azienda in cessione. Uno spiraglio importante dunque, per i 91 dipendenti Panasonic finiti in cassa integrazione a “zero ore” per 24 mesi, a causa della cessazione di attività dell’azienda multinazionale nel campo dell’elettronica. D’altronde, la cassa integrazione, in questi casi serve proprio per consentire a qualcuno di rilevare lo stabilimento prima che i lavoratori, altro patrimonio aziendale, vengano “dismessi” con la procedura di mobilità, che ricordiamolo, significa licenziamento. Procedure che vennero sancite lo scorso 6 novembre quando fu stipulato l’accordo tra il Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata, la Società Panasonic e le organizzazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori. A quel punto sono intervenuti gli imprenditori cinesi, che con una missiva ufficiale scrivono all’assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata (il presidente De Filippo ad interim dopo le dimissioni di Folino) chiedendogli “di attivare le procedure necessarie per facilitare e rendere possibile l'acquisizione del sito produttivo Panasonic sito in Pisticci.” La Società Hong Kong Taihe International Ltd nel dichiararsi “molto interessata all'acquisizione del sito ubicato in Pisticci Scalo, comprensivo di edifici impianti e macchinari presenti – si legge nella manifestazione d’interesse - garantisce l'assorbimento sia pure gradualmente, di tutto il personale in forza a Panasonic.” E’ specificato inoltre che “il tempo necessario all'assorbimento di tutto il personale non può superare i due anni.”Hong Kong Taihe International Ltd, fa sapere infine che “garantisce la produzione del proprio prodotto in Pisticci per un periodo non inferiore ai dieci anni e destinerà tale sito alla produzione di un proprio prodotto finito, utilizzando parzialmente (12-15%) l'attuale capacità produttiva dello stabilimento Panasonic”. I potenziali acquirenti ai fini della propria produzione si impegnano a “riconvertire le attività e le maestranze in esubero rispetto alle necessità proprie, alle nuove produzioni; produzione ed assemblaggio di centraline Ecu (Electronic Control Units) da applicare ai propri motori diesel automobilistici.”

Pierantonio Lutrelli (da Il Quotidiano della Basilicata)

PISTICCI - "Il vice sindaco in rotta con Leone ora si dimetta"

Il Pd sull'impasse al Comune


PISTICCI – “La cronica conflittualità tra gli amministratori di Pisticci ci disorienta non poco: non riusciamo a cogliere una relazione coerente tra enunciazioni e fatti. Nonostante i numeri e un percorso programmatico sostanzialmente definito e messo in opera dalla precedente amministrazione, la maggioranza non riesce ancora a trovare le ragioni dello stare insieme.” E’ il commento del PD di Pisticci sulla situazione politico-amministrativa all’interno della maggioranza di centro destra che amministra il Comune. “Il vice sindaco – spiega il partito guidato dal segretario Enzo Montano - incalza il sindaco rammentandogli che non si è ancora verificato il decollo dell’Amministrazione; che non si rispetta la tempistica delle opere pubbliche; che non esiste una logica nella convulsa quanto improduttiva azione della struttura comunale; che non esiste un momento di confronto democratico. Non capiamo perché il vice sindaco pur non condividendo nulla dell’operato del sindaco ancora conservi la poltrona e la sua fetta di potere. Se non condivide scelte e metodi ha l’obbligo morale e politico di dimettersi, insieme alla componente a lui vicina; diversamente non è credibile, dando la chiara evidenza di un bluff teso ad alzare il tiro, magari per acquisire e vantare futuri crediti nei confronti del sindaco stesso. Apertura di crisi durante la calura estiva; apparente chiusura di crisi a ottobre, con un “patto” abbastanza dettagliato racchiuso in 21 punti, dal sapore dell’ultimatum, con il sindaco che concede tutto quanto richiesto dall’opposizione interna, compresa la rimozione di un assessore poco gradito. Calma apparente, panettone e spumante, punto e a capo. Nulla si è mosso, relazioni ulteriormente logorate; nulla di fatto in particolare sul Regolamento Urbanistico, a proposito del quale sembrano esserci incolmabili divergenze tra le parti. Ci viene consegnata l’immagine di una Istituzione allo sbando, che mal si concilia con le premesse e le promesse fatte in campagna elettorale, quando le grida e l’arroganza di una oratoria raffazzonata e irriguardosa nei confronti degli avversari consegnavano alla cittadinanza perentori messaggi di una imminente rivoluzione nello scenario politico-amministrativo del nostro Comune. Sono trascorsi quasi due anni e l’innesco è purtroppo fallito. Giungono nel frattempo voci di prove generali per la ricerca di maggioranze alternative, meglio dette maggioranze aritmetiche, alle quali si potrebbe prestare la bramosia di potere e la vanità di alcuni improbabili “personaggi” politici senza fissa dimora. Ci chiediamo come mai il sindaco, persona certamente non remissiva e arrendevole, accetti di sottostare al continuo ricatto senza reagire, come la logica vorrebbe, sfiduciando i suoi detrattori. In tal modo potrebbe testare se sotto l’apparente grave e irreversibile dissenso si nasconda la necessità di acquisire maggiore visibilità nelle future scelte strategiche oppure una nobile preoccupazione per le sorti della comunità. Ad oggi non ci sembra verosimile la seconda ipotesi, atteso che i provvedimenti di Giunta e di Consiglio Comunale vengono normalmente approvati a maggioranza se non all’unanimità. Non ci risulta che su quei pochi atti significativi approvati dalla Giunta Municipale ci siano stati distinguo utili a marcare le differenze. Non ci risulta – conclude il Pd - ad esempio, che il recente affidamento dei lavori per il completamento dell’Abbazia del Casale secondo un rituale inusuale abbia trovato resistenza da parte di chi oggi cerca invano e in maniera poco credibile di scaricarsi delle responsabilità di una amministrazione inoperosa e dannosa per la collettività, ormai al capolinea.”
Pierantonio Lutrelli
(da Il Quotidiano della Basilicata) Nella foto il segretario del Pd di Pisticci, Enzo Montano

sabato 24 gennaio 2009

PISTICCI - «La maggioranza di Pisticci è fallita»

Sinistra democratica invita tutti a fermare la litigiosità interna e farsi da parte

PISTICCI – “Qual è la reale situazione politica all’interno della coalizione di centro destra che sostiene il sindaco Leone? La crisi di qualche mese fa è risolta o solo sopita?” A chiederselo è Sinistra Democratica di Pisticci. 
“Assistiamo quotidianamente sulla stampa – evidenzia l’opposizione extra consiliare - a rimpalli continui di responsabilità, a rinnovate richieste di verifiche, a dispute spesso nemmeno eleganti tra sindaco e vicesindaco. Viene naturale chiedersi perciò chi governa al Comune di Pisticci o, peggio, c’è qualcuno che governa il Comune di Pisticci? Sinistra Democratica, nel denunciare l’ormai perenne stato di conflitto interno che caratterizza la maggioranza di destra che amministra il nostro Comune, si sente in dovere di chiede agli amministratori locali di fare chiarezza al proprio interno e di iniziare, finalmente, dopo ormai due anni dall’insediamento a provare a governare il territorio, cercando di dare qualche risposta alle tante esigenze della comunità.
Appare alquanto paradossale che proprio Alleanza Nazionale e gli ex Udc – insieme maggioranza relativa all’interno della compagine di destra – accusino il sindaco Leone di eccessivo potere, di prevaricazioni, di voler da solo decidere tutto ed il contrario di tutto. 
Sui libri di educazione civica – prosegue Sd - ci insegnano che in democrazia decide chi ha i numeri per farlo: An e gli ex Udc non solo hanno i numeri ma possiedono anche i mezzi (deleghe di peso e presidenza del Consiglio) per incidere sulle decisioni.
Se ciò non avviene è solo per incapacità o per mere logiche politiche o, ancor peggio, per interessi politici di qualcuno.
Servirsi di questi numeri e di tali mezzi per accusare semplicisticamente il proprio Sindaco di arroganza e di onnipotenza è solo strumentalizzazione o ricatto politico.
Bene farebbero gli uomini di An e dell’ex Udc a lavorare per il bene del territorio anziché ventilare in pubblico fantasmagoriche mozioni di sfiducia.
E’ incomprensibile – conclude Sd - continuare ad assistere ad una crisi mai risolta e che mai si risolverà, quando Pisticci meriterebbe di essere amministrata con serietà, capacità e lucidità.
Sinistra Democratica perciò, invita la maggioranza che sostiene il sindaco Leone o a prendere atto del proprio fallimento, assumendosi responsabilmente il coraggio di sfiduciare il primo cittadino (a loro dire operante in sfregio della democrazia) oppure a mettere da parte la litigiosità interna ed i personalismi e a lavorare per il futuro del nostro Comune.”
Pierantonio Lutrelli (da IL Quotidiano della Basilicara)

venerdì 23 gennaio 2009

PISTICCI - Guerra fredda tra Leone e Lazazzera


Ormai difficile la convivenza politica tra il sindaco e il suo vice. E’ saltato il patto anticrisi, sempre più probabile una rimozione della delega

PISTICCI – Uno dei due dovrà soccombere. Difficile, infatti, ipotizzare una convivenza fino al termine della legislatura (2012) tra il sindaco Michele Leone (Forza Italia) ed il vicesindaco Domenico Lazazzera (Alleanza Nazionale). La crisi politico-amministrativa c’è. Seppur cova sotto la cenere e basta un semplice soffio per farla esplodere. Per il momento tra i due c’è quella che verrebbe da chiamare “guerra fredda” con entrambi con i fucili in mano. Tutto nasce dalla scorsa estate, quando Alleanza nazionale ha dato il là al conflitto lamentando la scarsa attenzione verso le problematiche di merito presenti sul tappeto. Soprattutto per quanto concerne tutta una serie di opere pubbliche che secondo Lazazzera hanno carattere imprescindibile. A partire dal consolidamento di Pisticci centro, a rischio frana, per finire al regolamento urbanistico, dall’edilizia scolastica comunale, alle opere stradali e quanto altro ancora. Conflitto estivo, che si concluse con una “vittima”, l’assessore Franco Plati, ex di An, che Leone dovette defenestrare per ritrovare la quadra con lo scomodo alleato, in virtù della ritrovata coesione. Al suo posto, Lino Barbalinardo, presidente del circolo cittadino del partito di Fini, ed amico inseparabile di Lazazzera. L’armistizio politico venne sancito con tanto di firma su un documento di rilancio, simile ad un “contratto” di cooperazione con 32 punti programmatici con in testa l’approvazione, non avvenuta, del regolamento urbanistico, entro lo scorso 31 dicembre. Così siamo a punto e daccapo. Ed il malcontento regna. Al primo cittadino, che in questi mesi ha dimostrato delle doti incredibili di impermeabilità restano due soluzioni: ritrovare la quadratura del cerchio, ossia l’armonia con il “suo” vice sindaco, oppure procedere ad un’azione di forza consistente nella rimozione della delega a quest’ultimo, andando quindi allo scontro, alla prova dei muscoli, cosa però che potrebbe causare rischi ad ora incalcolabili. Perché in caso di quest’ultima ipotesi An, che consta di quattro consiglieri Giuseppe Iannuzziello, Leonardo Scazzariello, Salvatore Romano e Francesco Antonio Mazzei, potrebbe uscire dalla maggioranza, così come i due componenti della giunta, Lazazzera e Barbalinardo. E se i Popolari liberali (ex Udc) che esprimono quattro consiglieri, Giovanni D’Onofrio (presidente del Consiglio comunale), Giovanni Giannone, Mariano Caravita e Rosa Gallo, che tramite il loro capogruppo, Giannone, avevano espresso la scorsa estate condivisione per il documento di “richiesta di verifica” presentato da An, dovessero fare la stessa cosa, ritirando i due assessori, Michele Sisto e Gaetano Tricchinelli, conti alla mano, Leone con soli sei voti (compreso il suo) su ventuno, non avrebbe i numeri in Consiglio per respingere un’eventuale mozione di sfiducia. Infatti sarebbero insufficienti i cinque consiglieri di Forza Italia, Rosa Prezioso, Rosa Panetta, Nicola Fulvio Panetta, Ottavio Panetta e Giovanni Oliva. A meno che non intervengano rinforzi dall’opposizione di centro composta da Giannasio (Udeur) e Dimo, Greco e Calciano il quale interpellato dal Quotidiano, ha escluso perentoriamente ogni ipotesi di stampella al sindaco.

Pierantonio Lutrelli (da Il Quotidiano della Basilicata)

martedì 20 gennaio 2009

UNITI PER IL TERRITORIO VERSO IL PARTITO DEL SUD

IL MOVIMENTO "UNITI PER IL TERRITORIO" HA ESPRESSO FORMALE DISPONIBILITA' AD INTRAPRENDERE UN COMUNE PERCORSO POLITICO CON IL PARTITO DEL SUD

IMPORTANTI CONTATTI TRA IL MOVIMENTO POLITICO "UNITI PER IL TERRITORIO", RAPPRESENTATO DA CAMILLA BUONANNO , CON SEDE A PISTICCI E I RAPPRESENTANTI DEL PARTITO DEL SUD.

A PISTICCI IL 16 GENNAIO U.S., HA AVUTO LUOGO UN INCONTRO TRA IL PARTITO DEL SUD, I RAPPRESENTANTI E GLI ELETTI DEI MOVIMENTI E LISTE CIVICHE LUCANE. ALL'INCONTRO SONO INTERVENUTI IL VICE COORDINATORE NAZIONALE ERASMO VECCHIO, IL COORDINATORE DELLA LUCANIA CARMINE COLACINO E CAMILLA BUONANNO PRESIDENTE DEL MOVIMENTO POLITICO “UNITI PER IL TERRITORIO”, OLTRE A NUMEROSI CITTADINI, PROFESSIONISTI E IMPRENDITORI. IL MOVIMENTO HA ESPRESSO FORMALE DISPONIBILITA' AD INTRAPRENDERE UN COMUNE PERCORSO POLITICO CON IL PARTITO DEL SUD CONDIVIDENDO IDEE E BATTAGLIE CHE LO STESSO SI E' INTESTATO PER LA RINASCITA CULTURALE, SOCIALE, ECONOMICA ED IDENTITARIA DEL SUD. L'INCONTRO HA POI AVUTO SEGUITO SABATO 17 GENNAIO, ALL’ HOTEL HOLIDAY INN DI COSENZA, DOVE SI E’ SVOLTO UN CONVEGNO TRA I NUMEROSI MOVIMENTI MERIDIONALISTI, TRA I QUALI PdSUD, L'ALTRO SUD, NOI MERIDIONALI, UNITI PER IL TERRITORIO , CALABRIA LIBERA E TANTI ALTRI, CON L'OBIETTIVO DI DARE VITA AD UN SOGGETTO POLITICO DEI MERIDIONALI CAPACE DI AVVIARE IL RISCATTO DEL POPOLO MERIDIONALE CONTRO UN SISTEMA CENTRO-NORDISTA CHE HA RESO IL SUD COLONIA. ALL'INCONTRO HA PRESO PARTE L'EUROPARLAMENTARE BENIAMINO DONNICI, LEADER DI CALABRIA LIBERA E NUMEROSI CONSIGLIERI COMUNALI E PROVINCIALI. NELLE PROSSIME SETTIMANE UN ALTRO INCONTRO AVVIERA' LA FASE COSTITUENTE DEL MOVIMENTO, TANT'E' CHE AL TERMINE E' STATO INSEDIATO IL COMITATO PER L'ASSEMBLEA COSTITUENTE PRESIEDUTO DAL DOTT. ENZO MAIORANA, PRESIDENTE DI "NOI MERIDIONALI" E DA: FRANCOIS XAVIER NICOLETTI, ERASMO VECCHIO, ENZO SALADINO, CAMILLA BUONANNO, ALFONSO VENOSO, GERARDO GRIPPO, GIACOMO SACCOMANNO E LANFRANCO CALDERAZZO. IL COMITATO SI RIUNIRA' NEI PROSSIMI GIORNI PER DEFINIRE LA DATA DELL'ASSEMBLEA, LA BOZZA DI PROGRAMMA, REGOLAMENTO CONGRESSUALE E STATUTO-
PRESIDENTE DEL MOVIMENTO "UNITI PER IL TERRITORIO" CAMILLA BUONANNO

lunedì 19 gennaio 2009

Commissariato di PS da Pisticci Centro a Marconia

L’Amministrazione Comunale deve proseguire senza indugio alcuno il progetto di trasferimento del Commissariato di PS da Pisticci Centro a Marconia e della Caserma del Corpo Forestale da Pisticci centro a Tinchi, in quanto dinanzi all’obiettiva mancanza di idonei locali a Pisticci centro e soprattutto dinanzi al rischio di trasferimento in altri comuni delle due importanti realtà, i Popolari Uniti e i cittadini di buon senso di Pisticci centro e di Marconia, non possono permettere l’ennesimo depauperamento del territorio.
Il documento prodotto da alcuni signori di Pisticci, fortemente offensivo nei confronti dell’intera popolazione di Marconia che a loro detta è una quotidiana mittente di quintali di “monnezza”, ci lascia perplessi perché (purtroppo) con queste ed altre loro affermazioni si denota una forte ottusità culturale e un egoismo vecchio ed insensato.
Andassero, questi signori, a guardare i bilanci comunali. Guardassero le entrate e quanto i residenti di Marconia versano alle casse comunali: molto ma molto di più dei residenti di Pisticci centro. Altro che “monnezza” come unico regalo fatto da Marconia a Pisticci centro!
Nessuno vuole togliere a Pisticci il ruolo di realtà storica. Ma da pisticcese qual sono, amante del mio unico territorio, avrei fatto tutta un’altra battaglia: dinanzi alla mancanza di idonei locali avrei sicuramente invitato l’amministrazione comunale (lo faccio in questa occasione anche a nome del partito che rappresento) a mantenere il Commissariato di PS e la Caserma del Corpo Forestale all’interno del nostro territorio comunale, a Pisticci se possibile, o a Tinchi o a Marconia, perché siamo un’unica comunità! E’ questo il passaggio che deve intendersi! Siamo un’unica realtà!
Ma fin quando ci saranno queste inutili e stupide diatribe, Pisticci non conterà nulla sullo scacchiere regionale.
Oggi, siamo il terzo centro lucano dopo i due veri capoluoghi (Potenza e Matera), per densità di popolazione, ma fino a quando?
Qui le fabbriche chiudono e i giovani se ne vanno. Questi sono i veri problemi da affrontare e non inutili attacchi contro membra dello stesso corpo. Se si vorrà persistere nell’ottusità, presto il Commissariato di PS e la Caserma del Corpo Forestale seguiranno le sorti della Caserma della Guardia di Finanza finita a Policoro. Poi toccherà al tribunale…. Allora si, che a causa di stupide lotte fratricide e scarsità di lungimiranza e di buonsenso il territorio comunale di Pisticci finirà ancor di più per spegnersi e la cosa non mi meraviglierebbe affatto perché la strada presa è ormai già quella.
Il Segretario Antonio CAPISTRANO

Antonio Capistrano (Popolari Uniti) sulla vicenda terminal bus a Marconia

Il segretario cittadino dei Popolari Uniti di Pisticci-Marconia, Antonio Capistrano, prende carta e penna e scrive al sindaco di Pisticci ing. Michele Leone sulla vicenda terminal bus di Marconia. “ Premesso che doveva essere un dovere politico e tecnico della giunta municipale notificare ai cittadini i criteri che hanno portato alla scelta di via Padova come zona terminal- afferma Capistrano- intendo chiedere al sindaco un intervento urgente di riqualificazione di tale area che ad oggi si presenta scarsamente illuminata, priva di pensiline e difficile da raggiungere a differenza della centrale piazza Elettra”. Il segretario inoltre continua “
tra Pisticci centro e Marconia non devono esistere motivi di differenza anche in merito ai trasporti. A Pisticci centro infatti, un bus urbano trasporta gratuitamente i cittadini alla fermata dei pullman, mentre alla comunità di Marconia il servizio gratuito viene negato”.
“In attesa di risposte concrete -conclude il segretario- come forza politica moderata e centrista, vicina alle esigenze della gente, rimaniamo in vigilante attesa”.

sabato 17 gennaio 2009

Pisticci Interrogazione di Mastronardi

«Il Comune intervenga contro lo stato disastroso della scuola media Flacco»

PISTICCI - «In questi giorni siamo stati interessati da molti genitori di alunni che frequentano la scuola media di Marconia per il mancato funzionamento del riscaldamento e per lo stato disastroso in cui versa l'intero edificio della scuola media che rappresenta un pericolo reale per gli alunni e per il personale docente e non docente che vi lavora». Lo sostiene il consigliere Domenico Mastronardi in un’interrogazione.«Da una visita effettuata in data 14 gennaio mi sono reso conto di persona della gravissima situazione, infatti, oltre a verificare che i locali tecnici dov'è ubicato l'impianto di riscaldamento completamente allagati con rischi evidenti di corto circuito ho potuto verificare l'allagamento del laboratorio multimediale per infiltrazioni dal solaio, la chiusura di una scala che porta al piano superiore e la chiusura di alcuni bagni per impraticabilità.Lo stesso locale del bagno in funzione, unico locale per 350 alunni - aggiunge Mastronardi - versa in condizioni igieniche sanitarie precarie poiché anch'esso è interessato da infiltrazioni di acqua». Il consigliere, ha chiesto al sindaco di sapere come sia possibile che i locali della scuola media, frequentati da 350 alunni, siano ridotti all'impraticabilità per mancanza evidente di manutenzione. Mastronardi chiede inoltre se l'amministrazione comunale intende fare un programma di interventi di manutenzione serio ed efficace per tutti gli edifici scolastici del nostro comune. Infine il consigliere del Pd chiede al sindaco quando si intende intervenire presso l'edificio della scuola media”Orazio Flacco” di Marconia per porre rimedio allasituazione di pericolo e di antigienicità esistente e per garantire sicurezza agli alunni ed al personale che lo frequentano».

Fonte www.ilquotidianodellabasilicata.it

venerdì 16 gennaio 2009

SPUNTI /Lavori in Piazza Elettra Marconia












SENZA PAROLE...... Pisticci contro Marconia

Pisticci contro Marconia


IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PISTICCI, AVV. GIOVANNI D’ONOFRIO, SCRIVE AL NEO DIRETTORE DELL’AZIENDA SANITARIA MATERA, DOTTOR VITO GAUDIANO

Illustrati in una missiva i lavori del Consiglio Comunale di Pisticci che recentemente aveva disposto un deliberato con cui sono state chieste certezze sul futuro del presidio ospedaliero di Tinchi.

Gentile dottor Gaudiano, le scrivo innanzitutto per rivolgerLe un sentito augurio di buon lavoro per il compito che Le è stato recentemente affidato alla guida della nuova Azienda Sanitaria Matera.
Nell’incontro con gli operatori dell’informazione ha voluto anticipare, a grandi linee, la missione che caratterizzerà il Suo mandato che Lei saprà sicuramente svolgere con dedizione ed oculatezza, data la Sua notoria competenza nel settore sanitario lucano.
A tal proposito ho seguito con particolare attenzione i passaggi relativi alla realtà ospedaliera di Tinchi, alla quale il Comune di Pisticci guarda con estrema attenzione, tanto per le ovvie ragioni che legano la storia del presidio ospedaliero, recentemente intitolato ad “Angelina Lodico” , al nostro Comune, quanto per le sentite esigenze, dell’intero bacino d’utenza del presidio, di conoscere quale collocazione avrà la struttura nel contesto delle nuove politiche sanitarie determinate dalla Regione proprio a partire dalla riorganizzazione delle Aziende Sanitarie.
In tal senso prendo positivamente atto dell’intenzione di designare Tinchi quale “polo d’eccellenza per alcune specialità” nell’ambito di una riorganizzazione che necessita di guardare al sistema sanitario lucano nel suo complesso, tenendo conto delle risorse a disposizione in rapporto al numero degli abitanti della nostra Regione ed a quello delle prestazioni erogate.
Apprendere, dunque, che per l’ospedale di Tinchi è immaginato un futuro rappresenta motivo di rassicurazione per la nostra comunità nonché per tutta l’utenza che, in parte, già può confidare nel presidio ospedaliero istituito nel territorio di Pisticci per quanto concerne prestazioni di qualità nell’ambito di determinati settori sanitari.
Sull’argomento tanto le istituzioni locali che i cittadini organizzati spontaneamente discutono da tempo sulla base di preoccupazioni relative ad una possibile chiusura di un ospedale che è punto di riferimento innanzitutto per una larga parte delle popolazione del metapontino, tra l’altro in aumento in seguito agli interventi sulla viabilità interna che consentono anche ai cittadini di Bernalda e dell’intero versante est del metapontino un più agevole e rapido raggiungimento della struttura.
Di questi aspetti si è occupato di recente il Consiglio Comunale di Pisticci, che ho l’onore di presiedere, che ha licenziato un atto deliberativo che va proprio nella direzione da lei tracciata.
In buona sostanza, l’intero Consiglio ha chiesto, per Tinchi, l’attuazione di tutto quanto previsto dal Piano Sanitario Regionale nell’ottica del completamento e potenziamento di quelle strutture necessarie a rendere il presidio ospedaliero un polo d’eccellenza in determinati settori.
A tale proposito mi permetto di sottoporre alla Sua attenzione la delibera n° 63 votata all’unanimità il giorno 29.11.2008.
L’occasione è ancora una volta gradita per rinnovarLe i migliori auguri di buon lavoro e l’auspicio che il Suo mandato possa essere foriero di tutte quelle politiche necessarie all’ulteriore miglioramento del sistema sanitario lucano.
Cordiali saluti.
Il Presidente del Consiglio Avv. Giovanni Battista D’Onofrio

giovedì 15 gennaio 2009

PISTICCI - An ai ferri corti con il sindaco Leone

Il gruppo di Lazazzera pronto ad aprire la crisi al Comune. Criticata anche la conferma del dirigente del settore Finanze dopo il buco da un milione di euro

PISTICCI – L’Amministrazione di centrodestra che amministra il Comune di Pisticci, in condizioni normali dovrebbe terminare il proprio mandato elettorale nel maggio del 2012. Ma l’esperienza del sindaco Michele Leone e della sua giunta, stando alle indiscrezioni, tutte fondate, potrebbe avere un epilogo anticipato. Addirittura imminente. Tutto si deciderà nei prossimi due mesi e mezzo. Infatti, se la maggioranza dovesse implodere entro la fine di marzo, le Amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale si terrebbero il prossimo 7 giugno, giorno in cui si voterà per le elezioni Provinciali ed il rinnovo del Parlamento europeo. Pertanto, se qualcuno volesse “staccare la spina” alla giunta Leone, o meglio al sindaco Leone, dovrà farlo in tempi brevi. Nelle prossime settimane. Ma chi ha intenzione di far saltare il “banco” prima del tempo? Pare che, Alleanza Nazionale, partito che consta di quattro consiglieri comunali, Iannuzziello, Scazzariello, Mazzei e Romano, più il vice sindaco Domenico Lazazzera, leader del partito, ed il neo assessore, Lino Barbalinardo, si sia stancata di sostenere l’attuale maggioranza e pertanto starebbe per dare il là alla crisi. Stavolta senza ritorno. Barbalinardo seppur siede tra gli scranni della giunta municipale da pochi mesi a seguito della defenestrazione estiva di Franco Plati, pare essersi già stancato dell’incarico, a causa di “un certo ostruzionismo” da parte del sindaco che gli impedirebbe di esercitare a pieno la propria delega all’Ambiente. A proposito di Leone, i rapporti tra lui e Lazazzera non sono mai stati buoni. I due, è risaputo, non si stimano per niente e con questi presupposti il “matrimonio” fatto con tanto di cerimonia elettorale nel maggio 2007, dovrebbe sfociare in una separazione legale o in un definitivo divorzio. Secondo quanto trapela, infatti, An mal sopporterebbe quella che a suo dire, è una vera e propria “stagnazione amministrativa”. Infatti dopo la verifica politico- programmatica voluta proprio da An, durante l’estate, conclusasi con un documento di pace, basato soprattutto sulle opere pubbliche, i rappresentati del partito di Fini e Larussa, con Lazazzera in testa, non si ritengono più soddisfatti su come è stato attuato il programma di rilancio che aveva ridato corsa all’Amministrazione. L’ultimo episodio che avrebbe fatto traboccare il vaso, riguarda la divergenza di vedute tra sindaco e vice sindaco, con il primo che avrebbe manifestato l’intenzione di installare un’antenna-ripetitore sul palazzo dimesso di via Cantisani, cosa non gradita da Lazazzera e da An.Ma non di secondaria importanza sarebbe anche la questione legata al dirigente del Settore Finanze, dottoressa D’Aranno, il cui contratto è scaduto lo scorso 31 dicembre, che il sindaco vorrebbe rinnovare al contrario di Lazazzera. Quest’ultimo, e non è il solo, eccepisce il fatto che sarebbe il caso di rimuovere un dirigente, in carica nel periodo in cui si è verificato un ammanco di un milione di euro nelle casse comunali. Altri “casus belli”, il fatto che Leone, presidente della Conferenza dei sindaci Asl 5, non conferirebbe alla sua maggioranza sullo stato dell’ospedale di Tinchi. Altre note di disappunto, derivano dall’edilizia scolastica “ferma ai box”, così come il mancato consolidamento di Pisticci centro, a rischio frana. “Su dieci lavori appaltati, sono partiti solo due cantieri, tra l’altro pure sospesi”. E’ la lamentela più diffusa. Ed i Popolari liberali ex Udc? Sicuramente anche loro covano un malcontento e, considerando poi i rapporti tra Giovanni D’Onofrio e Lazazzera, i giochi sarebbero fatti.

Pierantonio Lutrelli (da Il Quotidiano della Basilicata)


martedì 13 gennaio 2009

PISTICCI - Il degrado regna all'ex rione Snam

Il Comune ha i fondi ma non li usa per gli interventi seri. L'ex sindaco Bellitti: "Quasi tre milioni di euro fermi per l'incapacità di chi governa"
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PISTICCI SCALO – I soldi sono disponibili nelle casse del Comune di Pisticci da circa quattro anni, duemilioni novecentocinquantacinquemila euro (circa 6 miliardi di vecchie lire), da quando furono assegnati dall’Eni, ma il quartiere “Ex Snam” di Pisticci scalo continua a vivere nel degrado a causa della “stagnazione” delle risorse che dovrebbero servire per la risistemazione della rete fognaria, pavimentazione, verde pubblico, scuola elementare, impianti sportivi, pubblica illuminazione e viabilità. Si tratta di una vicenda che si protrae da anni e sbloccatasi solo nel dicembre 2004. Il Comune aveva un tavolo aperto con l’Eni che si era bloccato fino a quando l’ex sindaco Pasquale Bellitti riuscì a recuperare il rapporto con il colosso petrolifero “come da impegni programmatici e da forte convinzione di dare dignità ad una parte consistente della cittadinanza” chiudendo poi il tavolo in maniera estremamente favorevole per il Comune di Pisticci ed in particolare per il quartiere al quale sarebbero dovute essere destinate integralmente le somme rivenienti dall’accordo. “Ad oggi – ha detto al Quotidiano Bellitti, interpellato telefonicamente - il “restyling” di Pisticci scalo è rappresentato solo dalla decapitazione di numerose piante che rappresentano il polmone verde del quartiere e dalla messa a dimora di qualche nuovo lampione utile a meglio evidenziare il deserto circostante.” Bellitti ricostruisce poi l’evolversi della vicenda e spiega quelle che a suo dire sono le ragioni che non gli hanno consentito di procedere con i lavori di riqualificazione del borgo industriale.“Ci fu un ostruzionismo incomprensibile ed ingiustificabile messo in campo dagli uomini della ex Margherita, per fortuna oggi fuori dal Pd - ha continuato - che hanno trovato una sponda significativa ed efficace negli uomini dell’allora opposizione tra i quali alcuni attuali amministratori: Michele Leone, Giovanni D’Onofrio e Giovanni Giannone. E’ chiaro che i ritardi nell’avvio dei lavori, i cui colpevoli sono da imputare esclusivamente tra le persone che ho citato, e che si devono assumere interamente le responsabilità dinanzi alla cittadinanza, hanno significato una perdita consistente del potere d’acquisto e causato di conseguenza un ulteriore degrado strutturale e quindi della vivibilità del quartiere. Questa vicenda che dimostra che da una parte c’è gente che ha a cuore la programmazione dello sviluppo del territorio mettendo a segno i risultati, e dall’altra l’ostruzionismo di gente che nulla ha a che vedere con la vera politica del fare, ma solo quella delle medaglie, rappresenta a tutt’oggi il vero freno al decollo della nostra comunità.” Infine una stoccatina alla giunta Leone: “D’altra parte i ritardi ingiustificabili ed il pressapochismo con cui gli attuali amministratori hanno guardato alla vicenda di Pisticci scalo pur avendo a disposizione somme e progetti, dimostrano come le vicende dei cittadini e della vivibilità della nostra città non rappresentano gli obiettivi politico-programmatici di un’Amministrazione che riconosce la sua ragione d’essere solo in un cartello elettorale e non già nella condivisione delle scelte. Pisticci scalo – ha concluso - è solo uno degli innumerevoli esempi che possono dimostrare la totale inerzia ed incapacità degli attuali amministratori.”
Pierantonio Lutrelli (da Il Quotidiano della Basilicata)

MARCONIA, RUBA ALL'INTERNO DELL'EX COLONIA PENALE. ARRESTATO

MARCONIA, RUBA ALL'INTERNO DELL'EX COLONIA PENALE. ARRESTATO
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Da tempo i carabinieri avevano predisposto una serie di servizi per riuscire a contrastare una serie di furti che stavano funestando un'area periferica, di proprietà comunale, caratterizzata dalla presenza di una serie di abitazioni e strutture, molte vuote e, pertanto, oggetto di ruberie da parte di ignoti. Così, ieri sera, a Marconia di Pisticci (MT), in località "Area Agricola", i carabinieri della locale Stazione, unitamente ad un collega in servizio a Padova, originario della zona e presente perché in licenza, sono risusciti a sorprendere ed arrestare, in flagranza, un 31 enne originario della Campania, ma residente a Pisticci (MT).
Rilevante è risultato l'intervento del carabiniere della Compagnia di Padova che, benché in licenza e quindi libero dal servizio, nel transitare nei pressi della zona, ha notato l'uomo intento a rimuovere delle grondaie in ferro da una struttura, già adibita a colonia penale.
Il carabiniere, senza esitare, ha immediatamente avvisato il 112, richiedendo così l'intervento dei colleghi e, nel contempo, è subito intervenuto, bloccando l'uomo, chiedendogli spiegazioni circa la sua presenza in quel posto.
L'interessato, ormai scoperto, ha anche tentato di allontanarsi con la refurtiva, inutilmente, perché subito bloccato e dallo stesso militare e dai carabinieri della Stazione di Marconia, intanto arrivati sul posto.
Dopo l'arresto, l'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
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Scritto da Comando Provinciale Carabinieri di Matera

Marconia: spunta tra le case coloniche

di FILIPPO MELE La Gazzetta del mezzogiorno
MARCONIA.Una trivella per la ricerca di gas è in fase di avanzato montaggio lungo la strada provinciale Pozzitello, tra le case coloniche, a circa due chilometri a Sud dal centro abitato della frazione di Pisticci. Ieri, domenica, attorno alle 16, i tecnici erano al lavoro. Al cancello di ingresso del cantiere compare una tabella: “Pozzo Metaponto 1. Gas Plus Italiana, Fornovo di Taro (PR)”. Dal cancello sono usciti alcuni lavoratori. Cosa volete trovare? Gas, petrolio? «Quel che abbiamo già trovato 20 anni fa... ». Era stato già perforato questo pozzo? Nessuna risposta. Voi lavorate per la Gas Plus Italiana? Nessuna risposta, ma col dito abbiamo ricevuto l’indicazione a guardare la targhetta sulla tuta: “Geo - service”. Lavorate per la Geoservice che lavora per la Gas Plus? Ancora nessuna risposta. Poi, si è avvicinato un altro tecnico. Cosa cercate? «Cerchiamo di trovare gas... ». Quindi la Gas Plus perfora per trovare esclusivamente gas? Nessuna risposta. Quanti siete a lavorare qui? «Una decina. Ma se vuole fare domande dobbiamo chiedere l’autorizzazione... ». A cento metri si vedono le case coloniche dei contadini. Sulla “provinciale” era un via vai di auto. A neanche cento metri c'è la strada Marconia-San Teodoro. E proprio ieri, vibrante è stata la protesta dell’associazione ambientalista Noscorie Trisaia: «In tutto il mondo è proibito trivellare vicino ai centri abitati. In Basilicata si rilasciano, invece, con molta facilità pareri di Valutazione impatto ambientale per estrarre petrolio e gas senza le dovute valutazioni di carattere ambientale e sanitario (a Villa d’Agri una trivella è vicino l’ospedale). Negli Stati Uniti è proibito trivellare vicino a laghi, corsi d’acqua e a 160 km dalla costa. A Marconia (comune di Pisticci) manca poco che si trivelli all’interno dei condomini». L’associazione, poi, ha contestato i limiti troppo elevati «di emissioni degli inquinanti come l’idrogeno solforato, gas altamente tossico, che le industrie petrolifere in Italia possono immettere nell’aria fino quantità 6.000 volte superiori al limite fissato dell’Organizzazione mondiale della sanità». Da qui la richiesta al sindaco di Pisticci di «convocare con urgenza il Consiglio comunale aperto per dare la parola a tutte le forze politiche e ai cittadini sulla gestione del territorio e sulla tutela della salute pubblica».

Marconia, trivella nel centro abitato: e la salute?

In Basilicata si rilasciano, con molta facilità, pareri di Valutazione d'Impatto Ambientale per estrarre petrolio e gas senza le dovute valutazioni di carattere ambientale e sanitario. Altrove è proibito.
Se il petrolio è la panacea di tutti i mali - come proclamato dai politici interessati - qualcuno, forse, dovrebbe spiegarci come mai in un comune come Pisticci, dove l'oro nero (degli altri) si estrae da oltre trent'anni, non ha stravolto in meglio la qualità della vita della popolazione locale. La cittadina è, invece, nota per l'enorme tasso di disoccupazione, una grave situazione ambientale causata dall'inquinamento ed un peggioramento della qualità della vita per le malattie, che non sono rese pubbliche in mancanza di una indagine epidemiologica sul territorio.
In tutte le parti del Mondo è proibito trivellare vicino ai centri abitati. In Basilicata si rilasciano, invece, con molta facilità, i pareri di Valutazione d'Impatto Ambientale (V.I.A.) per estrarre petrolio e gas senza le dovute valutazioni di carattere ambientale e sanitario (a Villa d'Agri una trivella è vicina all'ospedale). Negli Stati Uniti è proibito trivellare vicino a laghi, corsi d'acqua e fino ad un limite di 160 Km dalla costa. A Marconia (Basilicata, Matera, comune di Pisticci) manca poco che si trivelli all'interno dei condomini.
I limiti di emissioni degli inquinanti petroliferi per le società che trivellano in Italia sono molto elevati (vedi il caso dell'Idrogeno Solforato H2S, gas altamente tossico). Secondo l'OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, il limite di H2S dovrebbe essere inferiore a 0,005 parti per milioni, mentre le industrie petrolifere in Italia possono immettere nell'aria fino a 30 ppm, ossia quantità 6.000 volte superiori al limite dell'OMS. L'Idrogeno Solforato è il gas che causò la morte degli operai della Truck Service di Molfetta e degli operai del depuratore vicino a Catania. La Regione Basilicata ha emanato nel mese di Maggio 2008 un bando sul monitoraggio ambientale che non è ancora operativo. L'unica centralina Arpab dell'aria di Pisticci non controlla gli inquinanti pericolosi del petrolio, come l'H2S , gli Ipa e i Cov, anzi per il particolato Pm10 a Ottobre 2008 la centralina non ha funzionato per 181 su 300 giorni e, nei giorni monitorati, 8 erano fuori norma (dati elaborati dal sito http://www.arpab.it)./
Alla nostra richiesta di dati sulle emissioni di Idrogeno Solforato la Regione non è stata in grado di fornirli pubblicamente (a Pisticci si estrae da oltre 30 anni). La falda acquifera, se non opportunamente monitorata, è a rischio per i prodotti di trivellazione così come pure l'acqua dei pozzi vicino alle trivelle, dove si emunge acqua per le aziende agricole, zootecniche e per l'uso nelle case private. Inoltre, le trivelle in genere utilizzano le teste ad uranio impoverito (la radioattività decade in circa 10 anni) e altre sostanze chimiche pericolose che generano rifiuti da trivellazione da smaltire in discariche idonee. Inoltre, i pozzi possono essere oggetto di incidenti gravi. A Policoro, nel 1991, il pozzo denominato "Policoro 001" esplose e bruciò gas venefici nell'aria per oltre 15 giorni, con ricadute al suolo nei poderi e con danni ai residenti, con quantità di inquinanti che nessuno ha quantificato.
Visti i fatti appena esposti, il Movimento NoScorie Trisaia - anche in pieno accordo con la OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista), coordinamento territoriale al quale fa parte - chiede al Sindaco di Pisticci, in qualità di massima autorità di salute e sicurezza pubblica sul territorio:
1) Il monitoraggio continuo di tutti gli inquinanti con dati pubblici e continui; 2) La verifica delle condizioni ambientali e la sospensione delle attività per l'assenza di minime condizioni di sicurezza necessarie alla tutela della popolazione troppo vicina all'impianto estrattivo; 3) Di convocare con urgenza un Consiglio comunale aperto, per dare la parola a tutte le forze politiche e ai cittadini, sulla gestione del territorio e sulla tutela della salute pubblica.