PISTICCI – 520 ettari di rimboschimento a pineta, sterpaglie, pascoli, andati in fumo su un fronte di fuoco di sette chilometri. È il triste bilancio di due giorni (da domenica fino a lunedì sera) di incendi tra i calanchi di Pisticci, proprio intorno al centro abitato e lungo le principali vie di accesso al paese. È il momento delle indagini, che il Nucleo Investigativo del Corpo Forestale ha già iniziato da ieri. Nessuna prova per adesso che si sia trattato di un rogo di natura dolosa, ma si seguono tutte le piste, cercando tra la cenere qualche elemento che aiuti a far luce sull’accaduto. Nei prossimi giorni, forse oggi stesso, il Corpo Forestale trasmetterà una comunicazione ufficiale alla Procura di Matera e probabilmente sarà aperto un fascicolo. L’attività investigativa è intensa. Già nei giorni scorsi uomini in borghese della Forestale hanno cercato di raccogliere elementi utili, evidenze fisiche e informazioni. Ma sulla natura dolosa dell’incendio per il momento non c’è assolutamente certezza, spiega Raffaele Manicone, responsabile del Nipaf–Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale:
mercoledì 10 settembre 2008
INCENDIO A PISTICCI
PISTICCI – 520 ettari di rimboschimento a pineta, sterpaglie, pascoli, andati in fumo su un fronte di fuoco di sette chilometri. È il triste bilancio di due giorni (da domenica fino a lunedì sera) di incendi tra i calanchi di Pisticci, proprio intorno al centro abitato e lungo le principali vie di accesso al paese. È il momento delle indagini, che il Nucleo Investigativo del Corpo Forestale ha già iniziato da ieri. Nessuna prova per adesso che si sia trattato di un rogo di natura dolosa, ma si seguono tutte le piste, cercando tra la cenere qualche elemento che aiuti a far luce sull’accaduto. Nei prossimi giorni, forse oggi stesso, il Corpo Forestale trasmetterà una comunicazione ufficiale alla Procura di Matera e probabilmente sarà aperto un fascicolo. L’attività investigativa è intensa. Già nei giorni scorsi uomini in borghese della Forestale hanno cercato di raccogliere elementi utili, evidenze fisiche e informazioni. Ma sulla natura dolosa dell’incendio per il momento non c’è assolutamente certezza, spiega Raffaele Manicone, responsabile del Nipaf–Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale:
Incendio a Pisticci
PISTICCI – Un vero disastro l’incendio che da domenica mattina ha devastato circa 420 ettari di bosco (soprattutto pineta del rimboschimento degli anni ’50) nel comune di Pisticci. Le fiamme hanno continuato a bruciare per quasi due giorni impegnando i Vigili del Fuoco, supportati dal Corpo Forestale dello Stato, dalla Protezione Civile e dalle forze dell’ordine, in una battaglia estenuante che ha coinvolto anche molti cittadini e volontari dei comuni limitrofi. Un fronte di fuoco di 7 chilometri che ha avuto origine domenica mattina, intorno alle 10,00, in contrada Paolone, proprio sotto il paese, tra la galleria che collega alla ss 407 Basentana e il cimitero. Il caldo torrido, l’afa e il vento hanno alimentato le fiamme, che hanno letteralmente divorato per tutta la notte e per la giornata di ieri alberi e arbusti lungo i costoni scoscesi intorno al centro abitato. Sono avanzate nei calanchi, negli strapiombi irraggiungibili, e hanno costeggiato le principali vie di accesso a Pisticci, fino a raggiungere le località di campagna di San Leonardo e del Coppo, dove i roghi hanno lambito le abitazioni bruciando anche molti giardini. Dieci le abitazioni evacuate. Un inferno di fuoco che domenica notte ha invaso di fumo anche la vicina frazione di Marconia (dista circa 15 chilometri), rendendo l’aria irrespirabile. Ieri mattina la situazione è sembrata sottocontrollo, ma verso mezzogiorno si è temuto il peggio quando l’incendio ha ripreso improvvisamente a causa del forte vento. Solo verso le 17,00 la situazione è ritornata sottocontrollo, ma fino a tarda sera c’erano ancora dei focolai da spegnere e i canadair in azione. Ieri sera le fiamme si sono concentrate sul versante che si affaccia sulla Basentana, all’imbocco della galleria. Tre o quattro focolai in una zona impervia e difficile da raggiungere, come tutte le zone interessate dai roghi. L’intervento dei due canadair (5000 litri) e dei due elicotteri (di cui un Eriksonn) è stato indispensabile per bloccare le fiamme. Sin da domenica sono entrati in azione i mezzi aerei e ieri pomeriggio sul posto è arrivato anche il Prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone.
giovedì 4 settembre 2008
CFP dopo un anno
PISTICCI – Ancora due settimane e per i lavoratori della Cfp - Flexible Packaging Spa – della Valbasento scattano i licenziamenti. Dietro l’angolo c’è solo la mobilità (da 2 a 4 anni a seconda dell’età) e nulla più. Nessuna alternativa occupazionale, nessun acquirente per gli impianti di Pisticci scalo, nessun progetto di rilancio. 69 operai senza lavoro, la maggior parte dei quali ragazzi (il più giovane ha meno di 30 anni e il più anziano poco più di 50). Un anno fa si incatenarono davanti i cancelli della Valbasento per quasi 15 giorni, mentre a Roma si contrattavano i termini della dismissione. Una protesta scattata a distanza di due mesi dalla chiusura dell’impianto, per ottenere almeno gli ammortizzatori sociali. Una trattativa al ribasso che ha partorito un accordo al ribasso, una cosa mai vista in Valbasento, commentarono i lavoratori quando la mobilitazione finì. Cassa Integrazione Straordinaria di un anno in scadenza il 19 settembre, con tre mensilità anticipate, e la mobilità incentivata con tre mensilità. Di scongiurare la chiusura dell’impianto neanche a parlarne, per l’azienda non c’era più la convenienza a restare in Valbasento. All’orizzonte nessun acquirente, nonostante le voci che ciclicamente riaccendevano la speranza di un rientro in fabbrica, con lo stipendio a fine mese e una base per progettare il futuro o più semplicemente per pagare il mutuo. Dopo un anno dei 69 dipendenti della Cfp una decina hanno trovato lavoro. Cinque di loro sin da subito hanno optato per la mobilità, gli altri cercano e aspettano un nuovo impiego e, nel frattempo, qualcuno è finito nell’incerto mondo della formazione, insieme ai colleghi della Nylstar, altra fabbrica chiusa del polo chimico pisticcese.
CFP storia impianto pisticci
PISTICCI – La Cfp – Flexible Packaging SpA – della Valbasento, controllata al 98,6 per cento da Packaging Sarl (societa` di diritto Lussemburghese), con sede a Cesano Maderno, conta tre stabilimenti: due in Lombardia uno in Basilicata. Sono 174 gli addetti, dei quali 69 lavoravano a Pisticci scalo. Gli impianti lucani sono stati realizzati nel 1990 (allora la Cfp era controllata dal Gruppo Snia) grazie a ingenti finanziamenti pubblici. A distanza di 13 anni è entrato in funzione anche lo stabilimento di Cesano Maderno, realizzato anche grazie agli utili prodotti a Pisticci scalo. Ma in Basilicata le cose non hanno funzionato come al Nord. Quasi in contemporanea con lo start up dell'impianto lombardo, l'azienda ha iniziato a ricorrere sempre più spesso alla mobilità e alla cassa integrazione ordinaria. Nel biennio 2005 – 2007 è stato operato un taglio del 50 per cento al personale. Nel frattempo, la Cfp ha chiesto nuovi finanziamenti pubblici e ha candidato l’azienda per un contratto di localizzazione da realizzare in Sardegna, che avrebbe dovuto rilanciare l'intera attività produttiva, compresa Pisticci. Ma le cose sono andate diversamente. Il 2007 è l’anno della chiusura per lo stabilimento della Valbasento. A maggio, dopo una fermata totale dell'impianto di oltre tre mesi, le Fulc hanno denunciato l'assenza di un piano industriale, temendo per il mantenimento dei livelli occupazionali. L'amministratore delegato della Cfp, Maurizio De Costanzo, ha lamentato costi di produzione troppo alti, spiegando che avrebbe dovuto testare la convenienza dell'impianto attraverso un Test Run: una prova di marcia delle linee di tre settimane. Il 29 giugno la società ha comunicato l’esito negativo del Test Run (
Replica Sindaco Leone ad Assessore Loguercio su Pista Mattei
per tali motivi non è stato possibile a questo Comune procedere all’istruttoria tecnico-amministrativa della pratica e quindi all’emissione del relativo provvedimento autorizzatorio.Vi è, inoltre, da precisare che il Consorzio Industriale di Matera ha concluso la procedura di appalto e quindi l’affidamento dei lavori nella prima decade del luglio 2008. Poiché, ai fini dell’aggiudicazione, è stata esperita la procedura dell’ “appalto integrato”, sempre nella prima decade di luglio, nel comunicare all’impresa l’avvenuto affidamento, è stata chiesta alla stessa la redazione del progetto esecutivo indispensabile per l’inizio dei lavori.
Per la redazione di tale progetto è stato concesso all’impresa un termine di circa 90 giorni, a partire dalla metà del luglio 2008.
Quindi nessun ritardo può essere imputabile al Comune di Pisticci.
Si precisa, inoltre, che tra questo Comune e il Consorzio Industriale, in questa vicenda, c’è stato e permane uno stretto e costante contatto finalizzato alla definizione della procedura autorizzatoria.
Per tali ragioni non si comprende l’intervento dell’Assessore Loguercio mirante a screditare questo Comune sulla base di elementi di disinformazione e come un rappresentante della massima Istituzione regionale possa trattare un argomento di vitale importanza per il nostro territorio con toni ingiustificati nei confronti di un Sindaco che tanto si è impegnato sulla questione e che ha a cuore le sorti del proprio paese.
Si coglie l’occasione, infine, per rinnovare la massima disponibilità del Comune di Pisticci per la responsabile soluzione di tutte le problematiche inerenti l’avvio dei lavori sulla pista Mattei.
Pisticci lì 03/09/2008 Ufficio Stampa – Roberto D’Alessandro –
martedì 2 settembre 2008
Quella piscina è gestita male
di Sonia Grieco
MARCONIA – Alcuni dubbi sulla gestione della piscina comunale di Marconia, un impianto da un milione di euro inaugurato a maggio del 2007, sono stati sollevati dal consigliere comunale del Partito Democratico, Rocco Caramuscio. L’esponente del Pd in una nota esige chiarimenti rispetto alla fondatezza di alcune illazioni.
La piscina comunale di Marconia è una struttura d’eccellenza unica in Basilicata. L’impianto è stato recuperato dopo anni di chiusura con un investimento di circa un milione di euro dell’Agenzia dello Sport di Matera, che tramite il Coni disporrà della gestione della struttura comunale per i prossimi venti anni. Il nuovo impianto è stato realizzato da una ditta locale, che ha recuperato la piscina olimpionica abbandonata nel 2001 per ricavarne quattro vasche, tre al coperto (e riscaldate) e una all’aperto. Una vasca di 25 metri x 15 metri per il nuoto formativo, agonistico, pallanuoto e nuoto libero; una da 10 x 4 per i bambini e la ginnastica in acqua; un'altra di eguali dimensioni per la riabilitazione ed il recupero funzionale degli arti. La vasca all’aperto è di 21 metri x 14 metri. Inoltre c’è la tribuna, spogliatoi e un’area per la ristorazione. Nel primo anno di attività ci sono stati circa 500 iscritti. (sg)
lunedì 1 settembre 2008
Pisticci Vs Borussia Policoro
PISTICCI – Il Pisticci vince agevolmente anche la gara di ritorno del primo turno della Coppa Italia regionale, infliggendo un tre a zero al Borussia Policoro (4-0 il risultato dell’andata). Formazione nata dalle ceneri dell’Atletico Marconia, che in rosa annovera diversi giocatori dell’estinto sodalizio rossoblu e anche qualche ex del Pisticci. La partita si è disputata ieri sera al Comunale di Marconia per la temporanea indisponibilità del Michetti. I gialloblè, dunque, passano il turno senza affanno in una gara poco avvincente e a tratti noiosa. D'altronde, il risultato dell’andata rendeva scontata la qualificazione al turno successivo. Ad aprire le marcature, dopo dodici minuti dal fischio d’inizio, il tarantino Magno che beffa il portiere in uscita e insacca la sfera sotto la traversa approfittando di un rinvio della difesa biancorossa. Il Borussia è penalizzato anche dall’espulsione al 18’ dell’estremo difensore Pinelli che in uscita commette fallo su Lavecchia. Buona prova del suo sostituto, Suriano, che al 20’ intercetta la conclusione di Mels su punizione dal limite dell’area. Al 22’ è il Policoro a cercare il gol con un assist di Schettino dalla fascia sinistra per D’Alessandro che però si fa anticipare da Coretti. Il raddoppio arriva al 23’ con un’azione solitaria di Grieco che infila la sfera alla sinistra del portiere. Ancora il Pisticci al 24’ su cross dalla bandierina di Montano. Mels ci mette la testa ma Suriano nega il gol. Nella ripresa, all’11’, ghiotta occasione per il Borussia su punizione di Schettino che finisce sulla barriera. Sul rinvio si inserisce Laviola ma la sfera sfiora il palo. Mels, orfano di gol dopo la doppietta dell’andata, al 25’ è fermato in area dal portiere. Al 28’ cerca la conclusione con una bomba da fuori area che però il solito Suriano intercetta. Il Pisticci archivia la pratica al 40’ con Fortunato che sigla il 3 a 0 approfittando dell’impatto in area tra Gagliardi e Suriano. L’estremo difensore policorese perde la sfera e il capitano l’accompagna in rete.
PISTICCI: Coretti, Lorenzatti, Montano (6’st Santarsiero), De Nittis (12’st Guarino), Di Maria, Salerno, Lavecchia, Fortunato, Magno (16’st Gagliardi), Mels, Grieco. A disp.: Valente, De Biasi, Netti, Casale.
ALLENATORE: Valente.
AMMONITI: Lorenzatti, Gagliardi, Lavecchia.
BORUSSIA POLICORO: Pinelli, Schiraldi E., Fittipaldi (31’pt Leone), Giannini, Schiraldi S. (19’pt Suriano), Buono, Laviola, Zuccarelli, Schettino, Margotta (8’st Santoro), D’Alessandro. A disp.: De Vito, Florio, Gammino, Cospito.
ALLENATORE: Viola.
ESPULSI: 18’ pt Pinelli
ARBITRI: Petruzzelli (Pz), Fantini, La Grotta.
RETI: 12’pt Magno, 23’pt Grieco, 40’st Fortunato.