mercoledì 23 luglio 2008

PISTICCI - "Una tangente per andare al mare"

Mastronardi (PD) all'attacco sui parcheggi a pagamento. Contestata la procedura di affidamento a "Centro servizi natura srl"
PISTICCI – “E’ una vera e propria tassa per vedere il mare. Una tangente da pagare per fare il bagno sulle spiagge di Pisticci.” Così lo “scatenato” capogruppo consiliare del Partito Democratico Giovanni Mastronardi, descrive il servizio per i parcheggi a pagamento al lido “Quarantotto”, “San Basilio” e “Spiaggetta” in vigore dal 5 luglio, voluto dall’Amministrazione comunale di centrodestra guidata dal sindaco Michele Leone. L’esponente dell’opposizione punta inoltre l’indice nei confronti delle modalità con le quali, la società “Centro Servizi Natura srl“ (costituita il 22 maggio scorso) si è aggiudicata la gestione del servizio. “Nessun bando né un avviso pubblico – ha evidenziato - in questa vicenda non c’è stata né informazione né trasparenza e né legalità. E’ ora di finirla di gestire la cosa pubblica come la propria masseria, dove è possibile fare tutto quello che si vuole senza rendere conto a nessuno. Al Comune di Pisticci – ha proseguito - regole e legalità, purtroppo, sono diventate un optional. Invece questa “armata clientelare” ha affidato il servizio della gestione dei parcheggi a mare senza far conoscere pubblicamente l’oggetto della gestione ed i servizi che si intendono far gestire e le regole per la gestione stessa. Una cooperativa, un’impresa, una società le regole o il tipo di gestione non se le può inventare o, comunque qualcuno dovrà dire che la gestione sarà affidata a chi fornirà un modello creativo di gestione ed un prezzo per la gestione stessa. Nessun avviso pubblico, nessuna regola, nessuna pubblicità per l’affidamento, e così che presentano proposte di gestione – ha denunciato Mastronardi - solo e solamente gli amici degli amici. Così oltre il danno della tassa da pagare anche la beffa che si fanno gestire i servizi agli amici degli amici senza alcun rispetto delle regole democratiche d’obbligo per una pubblica amministrazione. Inoltre – ha fatto notare il consigliere - del servizio che doveva dividersi in aree di parcheggio coperte e scoperte è rimasta sola la parte relativa al parcheggio scoperto “la vera tassa per vedere il mare” né furbescamente, fino ad ora, sono state segnalate le aree indicanti i parcheggi liberi, in questa maniera si può far pagare tutti. E’ veramente una maniera indegna di prelevare i soldi dalle tasche dei cittadini e regalarli agli amici.” Ma Mastronardi non si ferma qui e chiede agli organi di controllo, al responsabile del procedimento ed ai vigili urbani di verificare “la regolarità degli atti di affidamento di questo servizio; che la società affidataria abbia tutte le carte in regola dal punto di vista assicurativo; che le persone utilizzate dall’impresa siano state tutte regolarmente assunte; che la Regione Basilicata abbia concesso l’autorizzazione temporanea sulle aree demaniali ed infine che siano installati i segnali di parcheggio a pagamento ed i segnali indicanti chiaramente i parcheggi liberi”. Sulla stessa falsa riga anche il Prc di Pisticci e Marconia: “pensiamo in cuor nostro che la giunta abbia ideato questa tassa per venire incontro alle esigenze non dei cittadini, ma di qualche caro amico, che aveva la necessità di intraprendere una attività redditizia.”

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